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Gustavo Pietropolli Charmet

Gioventù rubata

in vetrina gen 2023
Scheda
BUR Rizzoli
2022
€ 16,00

«Non era vero niente di quello che ci lasciavano intendere gli adulti». Questo grido di protesta è raccolto da Charmet, psicoterapeuta e psicologo italiano, autore di vari saggi sull’adolescenza. È la contestazione di un adolescente di fronte alla pandemia: si è parlato tanto di regole e limitazioni, ma non si è affrontato il tema cruciale della morte, di fronte al quale ci si è trovati impreparati. Questo è frutto della visione narcisistica del mondo, che ostenta come ideali la bellezza e il successo, tentando in tutti i modi di mettere al riparo dal dolore e dalla perdita: perciò Charmet sostiene l’importanza del ruolo del padre per educare i figli a elaborare la sconfitta e il distacco.

Uno degli aspetti su cui si sofferma maggiormente il testo è quello della scuola: l’attivazione della didattica a distanza non è stata sfruttata come un’occasione per una nuova modalità di insegnamento, ma si è tentato di adattare un contenitore nuovo agli stessi contenuti, impegnando inutilmente energie per mantenere il controllo sulla classe. La scuola, non vissuta in presenza, ha perso la sua funzione regolatrice di sostegno alla crescita e all’autonomia, ed è venuto meno quello spazio esterno alla vita familiare così importante per la maturazione della propria persona.

In che modo possiamo ripartire? L’autore sottolinea la necessità di recuperare la dimensione educativa della scuola nel suo autentico significato: quello di «tirar fuori» le capacità di ciascuno, più che di «mettere dentro» conoscenze, rivolgendosi anche alla progettazione del futuro e non solo allo studio del passato. La gioventù «derubata» va in qualche modo risarcita, anzitutto investendo su spazi di incontro e ascolto delle nuove generazioni, anche a livello professionale (come la realtà degli sportelli).

Data di aggiornamento: 21 Gennaio 2023