Il quinto Pontefice del Novecento a salire agli onori degli altari è presentato attraverso sei contributi, in parte ripresi dagli interventi tenuti durante l’incontro di studi svoltosi in Vaticano nel centenario della nascita di Luciani, per iniziativa del «Messaggero di sant’Antonio» e dell’«Osservatore Romano». I primi quattro testi delineano la figura di Albino Luciani sotto un profilo storico-biografico, i cui tratti sono delineati nel quadro iniziale fornito da Giovanni Maria Vian. Nel testo di Gianpaolo Romanato, l’attenzione si focalizza sull’ambiente veneto di provenienza e sull’influsso che ebbe nella pastorale di Luciani.

Di particolare interesse è la questione del modo di comunicare, di cui parla Roberto Pertici: l’allora Patriarca di Venezia si definisce un «convertito del concilio» e intende fare degli strumenti mediatici un veicolo di evangelizzazione entrando nei temi cruciali della contemporaneità; un esempio di questo sono le lettere ai grandi del passato, raccolte nel volume «Illustrissimi». L’importanza del linguaggio emerge anche nella relazione tra Dio e l’umanità: il contributo di Sylvie Barnay propone un percorso di comprensione dell’affermazione di Giovanni Paolo I, «Dio è papà; più ancora è madre».

Gli ultimi due testi forniscono un confronto con la letteratura e il cinema: Juan Manuel de Prada offre una rassegna di romanzi che fanno riferimento alla figura di un Papa, rilevando come un’opera sugli «intrighi vaticani» sia di valore quando ha la capacità di illuminare non solo gli ambienti papali, ma soprattutto i luoghi impervi dell’anima umana; infine, Emilio Ranzato consegna un excursus cinematografico che mostra come l’evento della morte prematura del Pontefice abbia segnato un cambiamento nella rappresentazione del Vaticano sul grande schermo.