La scrittrice americana premio Pulitzer per il romanzo «Gilead», invoca un umanesimo che contrasti la deriva prodotta da egoismo, tecnologia e materialismo.
Quell’uomo fra le montagne canadesi, con la sua vecchia macchina fotografica, voleva raccontare solo la bellezza di un lago incastonato fra le montagne?
A colloquio con fra Paolo Benanti, tra i massimi esperti di «intelligenza artificiale» e «digital age» che, in questa nuova epoca, ci invita a riscoprire l’antica virtù della prudenza.