Dio dice, vive e testimonia che non è la potenza quel che conta, ma il servire. Solo così si può essere utili a noi stessi e all’umanità. E così stiamo nella gioia.
È sempre stato attratto dalla figura del Santo, dal suo spirito missionario. Tredici anni fa la decisione di fra Tullio Pastorelli, francescano conventuale, di partire per il Cile.
Giovane marito e padre di famiglia da sempre legato all’ideale francescano, Giovanni è espressione di una Chiesa dalle molte vocazioni, dove tutti – laici e consacrati, frati e famiglie, giovani e adulti – sono interconnessi.
Un’amicizia sbocciata tra due donne in ospedale. Una promessa – fare il Cammino di sant’Antonio insieme – che ha atteso due anni per compiersi. E poi il lieto fine, anzi il lieto inizio. L’inizio di un viaggio che ha nel Santo il proprio perno.