Nella parabola del Figliol prodigo riportata da Luca non si parla della madre. E con lei è assente nella storia qualsiasi sguardo femminile. Se ci fosse stata una madre, la storia sarebbe stata certamente diversa.
Da oltre un secolo la congregazione religiosa sorta per ispirazione di Charles de Foucauld non ha mai abbandonato la montagna inospitale dove si erge l’eremo di pietra che sovrasta la piana sommitale dell’Assekrem, nel sud dell’Algeria.
Tutela della tradizione, fedeltà alla storia familiare, legame con il territorio, cura della bellezza. Sono questi gli ingredienti che fanno della bottega d’arte tessile di Marta Cucchia uno scrigno di meraviglia nel cuore di Perugia.
Questo brano del Vangelo ci provoca. Perché ci mostra quanto tutti, in famiglia, siamo assetati di riconoscimento e come spesso agiamo al fine di ottenerlo. Mentre la strada da percorrere è un’altra.
Da soli, forse, si va più veloci, ma insieme si va più lontano. La verità, infatti, è che per vivere bene abbiamo bisogno degli altri. Isolati si muore. Amati si vive.