Siamo davvero consapevoli che si è cristiani non per appartenenza etnica e geografica, ma perché si sceglie di accogliere il dono di salvezza che solo Gesù Cristo può darci?
Il Natale è la festa delle sproporzioni. Tra il Dio nei cieli e il Bambino nella mangiatoia. Tra i potenti del tempo e Maria e Giuseppe. Tra la povertà di una stalla e l’opulenza dei nostri Natali.
«Le ricchezze (...) se vengono distribuite ai poveri e restituite ai loro proprietari, rendono feconda la terra della mente e la fanno fruttificare» (Sant’Antonio, Domenica di Pentecoste I)