In segno di gratitudine per aver salvato suo figlio, una madre dona al Santo tanto frumento quanto pesa il piccolo. Un antico gesto di carità, che continua oggi nel «Pane dei poveri».
Antonio, recandosi a parlare con il tiranno Ezzelino, ebbe il coraggio di opporsi a un potere violento e malato. Un po’ come hanno fatto tante persone di buona volontà che hanno saputo dire «no» alle mafie.
Nella carità non ci sono solo una persona che dona e una che riceve. La carità è un sistema di bene in cui chiunque può essere raggiunto e aiutato a realizzare la propria umanità.
«La natura ha posto davanti alla lingua come due porte, cioè i denti e le labbra, per indicare che la parola non deve uscire se non con grande cautela» (cfr. Settuagesima, 14).
«Tutti siamo connessi e non possiamo progredire senza gli altri, perché è negli altri che Dio stesso si fa presente». Così il delegato pontificio per la Basilica del Santo, monsignor Fabio Dal Cin, nel giorno dedicato ad Antonio di Padova.
Riflessioni sul mondo social e dintorni. Perché, c’è da scommetterci, se Antonio morisse oggi, i ragazzi darebbero la notizia sui social e in poco tempo essa diventerebbe virale.