Australia, le mille luci dei Filippini
«E Melbourne è tutta qui / Un presepio con il sole, / un po’ triste, un po’ sfarzosa, / un po’ gelosa, in una sfida / di fantasmi e di capriole». In questi versi, il poeta di origine sarda Lino Concas evoca l’atmosfera natalizia in Australia, Paese in cui una delle festività più sentite dell’anno ha un sapore diverso per chi viene dall’emisfero settentrionale.
Il Natale down under coincide infatti con l’estate e le vacanze al mare, i concerti all’aria aperta, le vetrine animate dei grandi centri commerciali, spettacoli di luci e musica, i saldi di Santo Stefano e i barbecue con gli amici. Il primo Natale di Concas, nel 1964, è stato «straordinario – come egli stesso ricorda –: mi sorprendeva vedere la gente in festa ma con il sole, senza il presepio coperto di neve».
Con il tempo, lo spaesamento si affievolisce e si adattano le tradizioni della propria terra con quelle del Paese d’adozione: i canti di Natale diventano un’occasione per tirare fuori coperte e tavolini da picnic, al panettone si affiancano pavlove (dolci estivi) e spicchi d’anguria. Complice il grande afflusso di emigrati, è comunque possibile assistere alla Messa in lingua italiana, ammirare qualche esempio di presepio tradizionale, e mettere in tavola gusti e profumi regionali.
A qualunque latitudine il Natale è comunque una festa da vivere con gli affetti più cari, senza trascurare la solidarietà che, nel caso di Antonio e Matilde Filippini, è contagiosa e rinomata. La loro abitazione di Thomastown è infatti una tappa obbligata durante le festività a Melbourne grazie all’incredibile spettacolo che mettono in piedi ogni anno. Dall’ultimo venerdì di novembre alla fine di dicembre, con il calare del sole, la loro casa al 118 The Boulevard si illumina di oltre 100 mila lucine variopinte, e le offerte di quanti vengono ad ammirarla vanno in beneficenza alla Heart Foundation, un ente che si occupa di ricerca, prevenzione e assistenza a pazienti con malattie cardiovascolari.
Una causa molto cara ad Antonio, originario di Lamezia Terme, che nel 2002 fu colpito da un attacco cardiaco che lo costrinse al prepensionamento a 54 anni. Iniziò così ad aiutare la moglie Matilde, nata in Sicilia, a decorare con qualche addobbo la propria abitazione prima di Natale. Di anno in anno, una folla sempre più numerosa faceva visita ai Filippini che, ben presto, iniziarono ad aprire i cancelli a intere famiglie e curiosi, continuando ad aggiungere nuove decorazioni alla collezione, tra cui un albero di Natale di 3 metri. Dato il crescente interesse, Antonio e Matilde cominciarono a considerare la possibilità di raccogliere fondi da devolvere in beneficenza chiedendo un’offerta di un paio di dollari a ogni ingresso. Nell’arco di una quindicina d’anni hanno donato oltre 200 mila dollari alla Heart Foundation.
Oggi l’accensione delle luci al 118 The Boulevard è un evento pubblico seguito da emittenti televisive e giornali locali con intrattenimento dal vivo, animazione per bambini, l’immancabile visita di Babbo Natale, cibo e persino una spruzzata di neve artificiale. La serata più animata è senza dubbio quella della Vigilia: la coda per entrare è lunga diverse decine di metri e le strade limitrofe intasate di traffico. Per allestire il tripudio di stelle, fiocchi di neve, lucine, babbi natale, elfi e renne, Antonio inizia a lavorare già a settembre: «Siamo solo io e mia moglie, sono molto pignolo, le luminarie devono essere posizionate in modo perfetto, protette in caso di pioggia o di vento, e non si devono vedere i fili».
Negli ultimi anni, ci sono numerosi sponsor e i costi dell’elettricità vengono coperti direttamente dalle compagnie di energia elettrica. «Dà molta soddisfazione fare del bene e vedere i volti felici delle persone. Lo faccio con il cuore», spiega Antonio. «Per me le festività natalizie iniziano con lo splendido spettacolo di luci in casa Filippini – commenta l’Ad di Heart Foundation Victoria, Kellie-Ann Jolly –. Rimango sempre stupita dall’enorme sforzo che fanno, e li ringrazio per la loro generosità».
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