Calano i vaccini ritornano le epidemie

Un recente studio ha rilevato un abbassamento della copertura vaccinale in tutto il mondo a partire dal 2010. Un calo che mette a rischio la vita di milioni di bambini.
25 Luglio 2025 | di

In tutto il mondo milioni di bambini rischiano di morire per malattie che ormai consideriamo debellate o prevedibili. Il motivo è che dal 2010 la diffusione dei vaccini si è fermata o è in involuzione in molti Paesi del mondo. A rivelarlo un’ampia ricerca, che ha incrociato più di 1000 banche dati, pubblicata su Lancet lo scorso 25 giugno.

Una battuta d’arresto preoccupante, considerando che grazie alla diffusione delle campagne vaccinali anche nei Paesi del sud del mondo si stima che in 50 anni siano stati salvati 154 milioni di bambini. Le motivazioni dell’involuzione vaccinale variano a seconda dei Paesi, nella parte povera del mondo al primo posto c’è la diseguaglianza e lo scarso accesso; nelle zone più ricche, la disaffezione ai vaccini iniziata 25 anni fa, è peggiorata con il Covid, a causa dell’aumento della disinformazione e dell’indecisione.

Un numero sempre più grande di bambini non è vaccinato o ha un livello di immunizzazione inadeguato. I tassi di vaccinazione contro il morbillo si sono abbassati in 100 dei 204 Paesi analizzati dalla ricerca, ma anche la copertura di almeno una dose contro la difterite, il tetano, la pertosse, il morbillo, la poliomielite o la tubercolosi si è abbassata in 21 dei 36 Paesi ad alto reddito, tra cui Italia, Francia, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti.

Il risultato è già visibile oggi: un numero crescente di casi di polio molto aggressivo sono stati segnalati in Afghanistan e Pakistan, mentre è in corso un’epidemia in Papua Nuova Guinea, dove solo la metà della popolazione è immunizzata. In Europa i casi di morbillo si sono decuplicati. Il rischio di un aumento di nuovi focolai di malattie prevedibili aumenta di giorno in giorno. A pagare per primi le conseguenze sono i Paesi poveri, con scarso accesso alla sanità, perché di fatto le vaccinazioni di routine sono gli interventi di salute pubblica più efficaci e con il maggior costo-beneficio.

Lo studio sottolinea la necessità di approntare strategie per limitare le diseguaglianze sociali, ma anche la disinformazione rispetto alla sicurezza dei vaccini e alla loro necessità. Se la tendenza all’inversione dovesse continuare, il mondo non raggiungerebbe il livello di immunizzazione previsto dagli obiettivi di sviluppo sostenibile del 2030, mettendo milioni di bambini in pericolo di vita.

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Data di aggiornamento: 25 Luglio 2025
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