Carangola, una casa per i disabili del Brasile
Pareti candide, mattonelle e parquet intonsi al pavimento, bagni e camere rimessi a lucido, senza contare la lavanderia ricostruita ex novo. Dalle ultime foto si stenta quasi a riconoscere la Jesus Menino «Casa dos Amigos Especiais» a Carangola, nello Stato di Minas Gerais, in Brasile. Se l’istituto per disabili abbandonati oggi appare molto più accogliente e dignitoso, il merito va al progetto di ampliamento e recupero sostenuto da Caritas Antoniana a partire da marzo 2018. Nell’arco di un anno, i quasi 60 mila euro stanziati dalla onlus hanno permesso non solo la remise en forme delle stanze esistenti, ma anche il ripristino di impianti idraulici ed elettrici, e la costruzione di una dépendance adibita a sala da pranzo. Una vera boccata d’aria fresca per la comunità cattolica di vita consacrata (cinque consacrati e diciassette dipendenti) che si occupa ogni giorno dei ventidue giovani ospiti disabili residenti nella struttura. L’impegno è trasversale e spazia dalle cure mediche all’istruzione, senza scordare il supporto psicologico-affettivo che è il lievito di ogni famiglia che si rispetti.
Missione di solidarietà
In tal senso, quella della Jesus Menino non è una semplice attività assistenziale, ma una vera missione. Una missione preziosa che merita di essere sostenuta. Non a caso, quindi, si è collocato qui il finanziamento di Caritas Antoniana, che – oltre alle molte migliorie già citate – ha permesso anche la creazione di uno spazio riservato ai ragazzi, l’acquisto di una lavatrice, di un’asciugatrice, di un ferro da stiro e di un’asse professionale. In una società abituata ad avere tutto e di più, questi dettagli possono sembrare gran poca cosa. Ma per la «Casa dos Amigos Especiais» di Carangola non lo sono affatto.
«Ho scoperto che gli aggiustamenti effettuati sono molto preziosi – scrive una consacrata a Caritas Antoniana –. Gli spostamenti risultano facilitati, il bagno è più vicino alle stanze. Inoltre, la sala da pranzo con il supporto diviene fondamentale per la sicurezza dei ragazzi. Nella lavanderia tutto è appropriato per il lavoro quotidiano dei dipendenti e per coloro che transitano nello spazio. Gli armadi sono più grandi, più organizzati e più ariosi. Sono molto soddisfatta del progetto». E l’autrice del messaggio non è l’unica. «Desidero ringraziare per tutto l’aiuto dato alla comunità – le fa eco Renata, una volontaria residente a Petrópolis –, ora è molto pratico transitare nelle stanze, perché c’è un facile accesso e gli adattamenti aiutano molto i ragazzi nel movimento».
Dello stesso avviso Francisco, che invece abita proprio a Carangola, nella «casa San Francisco» dove il 31 gennaio scorso sono terminati i lavori: «Senza dubbio l’ambiente è più accessibile e utilizzabile dai residenti e dai ragazzi della comunità – conferma –. I cambiamenti sono stati molto appropriati… Grazie per il lavoro e il rinnovo di questi spazi. Dio vi benedica». Si affida al Signore, nei ringraziamenti, anche il referente del progetto, Antonio Carlos Tavares de Mello, alias Tonio: «È con grande soddisfazione che scrivo per ringraziare Dio per tutti i benefattori (intervenuti) e chi (in un modo o nell’altro) è stato coinvolto nelle opere. Il Signore benedica ogni persona che si è dedicata teneramente a questo progetto!... Grazie a nome di tutta la Comunità cattolica Jesus Menino!».
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