Con la pace nel cuore
Chiesa gremita oggi per la Messa delle ore 10 in Basilica, tradizionalmente dedicata agli abbonati al «Messaggero di Sant’Antonio», membri della grande Famiglia Antoniana sparsa nei cinque continenti. A presiederla monsignor Fabio Dal Cin delegato pontificio per la Basilica del Santo, che ha concelebrato con fra Massimiliano Patassini e fra Giancarlo Zamengo, rispettivamente direttore responsabile e direttore generale del «Messaggero di sant’Antonio», con gli altri frati che operano al «Messaggero».
«Mai come oggi – ha sottolineato il delegato – avvertiamo il bisogno di pace. La situazione internazionale è infatti molto incerta, sia per la guerra in Ucraina sia per tutti i conflitti che si combattono nel mondo, le cui conseguenze è sempre la povera gente a pagare». «Anche Antonio visse in tempi difficili – ha proseguito monsignor Dal Cin –, tempi segnati da contrasti e da odi. Ma Antonio fu un uomo saggio, perché nella sua vita seppe sempre guardare le cose, gli eventi, con gli occhi di Dio. Ed è per questo che egli fu anche un uomo di pace. Seppe difendere il popolo, volle spartire la sua vita coi bisognosi. Rimase sempre accanto alla gente e per questo ancora oggi la gente lo sente vicino, noi lo sentiamo vicino». Saggio, infatti, ha sottolineato ancora il delegato, «non è chi ha una risposta a tutto, ma chi ha il gusto delle cose di Dio. Ce lo insegna Antonio. Non è di Dio la violenza, l’inganno, la maldicenza, la doppiezza. È di Dio la sincerità, la trasparenza, la cura del prossimo. In poche parole, è di Dio chi ha la pace nel cuore. Anche Antonio diceva che chi ha la pace nel cuore va chiamato uomo di Dio».
«La guerra – ha continuato Dal Cin – entra nel cuore degli esseri umani ed è di là che poi dilaga in casa, in famiglia, nella società civile e religiosa, anche in se stessi. C’è addirittura chi è in conflitto con Dio e non vuole più riconciliarsi con lui nel sacramento della riconciliazione». «All’ingresso della Basilica – ha concluso monsignor Dal Cin – ci accoglie la statua di sant’Antonio con il Bambino in braccio, a dirci che lui è sempre con il Signore. Pertanto chi accoglie il Santo accoglie sempre anche il Signore. E così ha la pace nel cuore, come ci raccomanda Antonio. Se sappiamo stare nelle cose con fede limpida, Dio è con noi. Guardiamo allora la storia con occhi sereni, preoccupati sì, ma con la speranza che la volontà di Dio si realizzerà sempre: Antonio glorioso aiutaci a fare la volontà del Signore, perché i miracoli avvengono anche oggi quando la nostra volontà coincide con quella del Signore». Il delegato pontificio ha poi ringraziato i frati e la redazione del «Messaggero di sant’Antonio», strumento di vera evangelizzazione per questi nostri tempi complessi.
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