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Marco Trabucchi

Cura

Una parola del nostro tempo
07 Luglio 2019 | Recensione di
Cura. Marco Trabucchi.
Scheda
San Paolo Edizioni
2018
Problemi sociali d'oggi
€ 14,00
Marco Trabucchi è professore di Neuro Psicofarmacologia nell’Università Tor Vergata di Roma e presidente dell’Associazione Italiana di Psicogeriatria, società scientifica che studia le condizioni di benessere della persona anziana in relazione allo stato di salute somatica. Direttore scientifico del Gruppo di Ricerca Geriatrica di Brescia è autore di 20 volumi in ambito clinico e di oltre 570 lavori pubblicati in riviste internazionali. La storia scientifica di Trabucchi si fonda su una solida base biologica per approdare agli studi sulle condizioni di malattia, in particolare in età avanzata, con specifica attenzione alle cause che abbreviano la vita e la rendono difficile e faticosa.

Solo la buona cura, la relazione, l’ascolto hanno il potere di guarire. E lo fanno in maniera direttamente proporzionale alla fragilità che hanno di fronte. La medicina non basta da sola.

I miracoli che nessuno si aspetta quasi sempre li compiono certo la tecnica, il corretto approccio medico-scientifico ma, ancor di più, l’attenzione, il rispetto, la dedizione. E ancora, il saper ascoltare, pure in silenzio e anche da parte del medico, chi non ce la fa a comunicare, chi è in apparenza aggressivo o scontroso, ma molte volte sta solo soffrendo e non può o non sa dirlo.

A esserne convinto Marco Trabucchi che da sempre si occupa, da medico, della vecchiaia e della malattie legate all’invecchiamento. Proprio gli anziani sono tra le persone più fragilivulnerabili. «”Cura” è la parola del nostro tempo più richiesta e più dimenticata – spiega Trabucchi –. La solitudine sembra essere la compagna più diffusa nella vita dei nostri contemporanei, che vorrebbero essere accompagnati nella vita da persone che si caricano sulle spalle le loro crisi e le loro incertezze. Purtroppo questo non sempre avviene in una comunità in cui la vita assieme sembra sempre più faticosa. “Cura” è parola chiave anche in medicina, perché deve accompagnare la tecnica, che da sola spesso non raggiunge adeguati obiettivi di salute».

La cura è paradigma centrale nella vita, sia che venga ricercata, sia che si ritenga di poterne fare a meno, sia che venga rifiutata. È atteggiamento sempre presente nell’animo umano, perché la cura che si riceve e si dona è parte del cuore.

Con un linguaggio dalla semplicità disarmante, l’autore fa capire come la cura sia lo strumento per tirar fuori l’umanità che si trova in ciascuno di noi.

Quel «fare bene» che spinge a chiederci se anche noi facciamo bene quello che facciamo, nel lavoro, con i nostri famigliari, nelle relazioni, nelle azioni quotidiane, nelle parole.

Se anche noi carichiamo sulle spalle noi stessi, con tenerezza, per essere migliori.  

Data di aggiornamento: 07 Luglio 2019