17 Settembre 2017

Francesco amico di Cristo anche sulla croce

Il 17 settembre si ricorda l’impressione delle stimmate di san Francesco a La Verna. Un fatto misterioso, d’amore, che interroga ancora oggi.
gruppo di giovani frati davanti a un crocifisso
Davanti al crocifisso
Francesco dal crocifisso trasse ispirazione, determinazione, forza e slancio per seguire l'ideale di vita evangelica cui si sentiva chiamato.

«Sono stato crocifisso con Cristo e non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me. Difatti io porto le stigmate di Gesù nel mio corpo» (Gal 2,20; 6,17)

Si celebra oggi 17 settembre nella chiesa e nel mondo francescano la festa dell'impressione delle stimmate di san Francesco.

Il santo, sul monte de La Verna ebbe l'audacia di chiedere proprio questo nelle sue veglie notturne di estasi e  rapimento: provare un po' dell’amore e del dolore che Gesù Cristo sentì nei momenti della sua Pasqua di Morte e Risurrezione. Una preghiera che non rimase inascoltata! Infatti, intorno alla Festa dell’esaltazione della Croce, il 17 settembre 1224, il corpo di Francesco fu segnato delle stesse piaghe del Crocifisso: il costato e le mani e i piedi portavano impressi i segni della Passione.

Mai nella storia era accaduto un fatto simile. Circa venti anni prima (1205-6) aveva cominciato a seguire il Vangelo del Signore ascoltando la Parola del Crocifisso di San Damiano. Quelle parole e quell’immagine gli si erano stampate nel cuore. Adesso si manifestavano e si imprimevano nella sua carne, nel suo stesso corpo.

Sul monte de La Verna, Francesco celebra dunque la sua Pasqua. La Liturgia della Festa delle Stimmate applica a lui le parole di san Paolo: «Sono stato crocifisso con Cristo e non sono piu io che vivo, ma Cristo vive in me… difatti io porto le stigmate di Gesù nel mio corpo» (Gal 2,20; 6,17).

Caro giovane in ricerca e in ascolto, osserva e medita la strada indicata da san Francesco: a tal punto «amico di Cristo» da voler essere in tutto somigliante e trasformato in Lui; segnato anch’egli nella carne da quella Parola d'amore, il Vangelo, che sempre visse, meditò e annunciò.

Lascia che il fatto misterioso delle stimmate ti interroghi circa la direzione del tuo cuore e i  tuoi desideri più profondi; ti provochi su quali «parole d’amore» possano segnare e incidere anche la tua carne.

Soprattutto se coltivi in te o hai intuito come possibile la vita e la scelta francescana, ricorda che la meta è diventare come S. Francesco, anche tu un «alter Christus», un «nuovo Gesù Cristo» fra gli uomini di questa nostra povera e stupenda umanità.

E non sentirti solo su tale strada! Si tratta, infatti, di una chiamata appassionante e audace che ancora risuona nel cuore di chi sa ascoltare i sussurri dello Spirito.

Pensa che sabato 9 settembre diciannove giovani hanno iniziato ad Assisi l'anno di Noviziato, l'anno della prova  che li condurrà ad una scelta più ferma e profonda della vita francescana.

Ugualmente,  nei  conventi di Brescia e Osimo altri ragazzi si accingono ad intraprendere, come Postulanti, i primi passi di questa avventura d'amore. 

A ottobre poi, ripartirà in varie regioni il “Gruppo San Damiano": il cammino di orientamento e discernimento vocazionale per tanti tuoi coetanei attratti e affascinati dalla radicalità evangelica del Poverello.

Carissimo, tutto questo ti sia da sprone e incoraggiamento. Non temere dunque, ma fidati sempre del Signore e dei suoi suggerimenti!

A Lui, per il suo servo Francesco, la nostra Lode.

Fra Alberto (fra.alberto@davide.it)

Data di aggiornamento: 17 Settembre 2017
Lascia un commento che verrà pubblicato