L’arte medievale a Pistoia

La prima grande mostra itinerante sulle arti figurative della città toscana, crocevia di artisti fra romanico e gotico.
20 Marzo 2022 | di

È un itinerario di storia, arte e cultura quello che si presenta ai visitatori della grande mostra «Medioevo a Pistoia. Crocevia di artisti fra Romanico e Gotico». Un appuntamento particolarmente significativo nell’anno jacobeo 2021-2022. Perché fu proprio la cultura del pellegrinaggio a caratterizzare la storia della città tra XII e XIV secolo. La mostra, organizzata da Pistoia Musei e curata da Angelo Tartuferi, Enrica Neri Lusanna e Alda Labriola, rimarrà aperta fino all’8 maggio 2022. Particolarmente suggestivo lo scenario: si parte dall’Antico Palazzo dei Vescovi e dal Museo Civico (Palazzo Comunale), in piazza del Duomo, con un percorso di oltre sessanta opere tra dipinti, sculture, oreficerie e codici miniati sparsi in vari siti della città.

Le arti figurative

Nel periodo medievale Pistoia si confronta con i maggiori centri della Toscana grazie all’importanza dei suoi monumenti, alla cospicua committenza dei loro arredi e a una vocazione culturale di respiro internazionale. Il centro toscano conquista, infatti, in questo periodo, il ruolo di protagonista nel panorama delle arti figurative con la presenza in città di grandi artisti. Una centralità che continuerà anche nella stagione del tardogotico, nonostante la perdita di autonomia politica e la definitiva sottomissione a Firenze. Il Medioevo è un tempo troppe volte descritto come periodo di «secoli bui», miscela di oscurantismo e arretratezza. Niente di più sbagliato. Perché i secoli tra il IX e il XIV sono in realtà una splendida fucina dell’ingegno umano e una miniera ricchissima di cultura, innovazione e arte. Ripercorrendo la storia di questa città, il visitatore ha modo di osservare come Pistoia divenne un centro di rilevanza internazionale quando, per volere del vescovo Atto, nel 1140, la reliquia dell’apostolo Jacopo di Compostela arrivò in città, inserendo il comune toscano tra le più importanti rotte europee del pellegrinaggio.

Pistoia godeva all’epoca della presenza di importanti committenti, capaci di coinvolgere figure come gli scultori Guglielmo, Guido da Como, Nicola e Giovanni Pisano, che in città lasciarono importanti capolavori della storia dell’arte italiana. Tra questi, sicuramente l’Altare d’argento di San Jacopo, testimonianza del ruolo centrale di Pistoia nella lavorazione dei metalli preziosi. E pure l’arte della miniatura – grazie all’attività della bottega del Maestro di Sant’Alessio in Bigiano e, nel Quattrocento, all’eleganza delle illustrazioni del Maestro della Cappella Bracciolini per la Divina Commedia conservata nella Biblioteca Nazionale di Napoli – visse a Pistoia un periodo di grande vivacità. In campo pittorico, si distinsero grandi artisti come Lippo di Benivieni, Taddeo Gaddi e Niccolò di Tommaso, che collocarono la città toscana in una posizione di primo piano, ribadita dalla Maestà e angeli di Pietro Lorenzetti.

Un «museo diffuso»

L’itinerario espositivo si sviluppa all’interno della città di Pistoia coinvolgendo anche le chiese di Sant’Andrea e di San Giovanni Fuorcivitas, la cattedrale di San Zeno, le chiese di San Bartolomeo in Pantano e della Santissima Annunziata. E ancora: San Paolo, San Domenico, San Francesco, la chiesa del Tau e il Battistero. Nella sezione della mostra ospitata al Museo Civico si possono ammirare alcune opere fondamentali, come la formella di Nicola Pisano con le Stimmate di san Francesco o la maestosa pala con San Francesco e otto storie della sua vita. Al linguaggio giottesco si ispira, invece, il dossale con la Madonna col Bambino e quattro santi dipinto dal cosiddetto Maestro del 1310, il maggiore pittore locale della prima metà del Trecento. Una mostra che si caratterizza per il fatto di mettere i fondi dorati, le lavorazioni raffinate delle oreficerie, le sculture e la creatività decorativa dei manoscritti a servizio soprattutto della fede e della sua verità. Dove tutto rappresenta un Medioevo pistoiese ricco di arte e cultura. In una cornice architettonica testimoniata dalle splendide chiese edificate in quel «tempo di mezzo» e che ancor oggi rendono magnifica la città.


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Data di aggiornamento: 20 Marzo 2022

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