Ispirato all’omonimo libro di Paolo Cognetti, il film è la storia di due amici, Bruno e Pietro, che si conoscono nell’infanzia durante un’estate nel paese di montagna dove abita il primo. Per entrambi, la crescita è segnata da un rapporto conflittuale con il padre e dalla ricerca del proprio posto nella vita. Una chiave del film è un apologo nepalese nel quale il mondo è rappresentato come un cerchio: al centro si trova un alto monte e attorno otto montagne. Chi interpreta meglio la vita? Chi resta sull’alto monte, come Bruno, o chi si muove attraverso le otto montagne, come Pietro? Non viene data risposta, ma rimane il legame tra i due, fatto di poche parole e gesti improntati sulla reciproca cura.