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Matteo Zuppi

Lettera alla Costituzione

08 Ottobre 2022 | Recensione di
recensione grande ottobre 2022
Scheda
Edizioni Dehoniane
2022
€ 10,00

Da qualche settimana è giunta in libreria (pubblicata dalle Edizioni Dehoniane, EDB) una Lettera alla Costituzione firmata dal presidente della Cei, cardinale Matteo Zuppi. Nel volume anche l’ultima lezione di Valerio Onida – costituzionalista di chiara fama ed ex presidente della Corte costituzionale, deceduto pochi mesi fa – tenuta nell’aprile del 2021 all’Università di Bologna, cui aveva preso parte anche lo stesso cardinale Zuppi, e una postfazione di un altro insigne giurista, Pierluigi Consorti. «Cara Costituzione, sento proprio il bisogno di scriverti una lettera, anzitutto per ringraziarti di quello che rappresenti da tanto tempo per tutti noi. Ti voglio chiedere aiuto, perché siamo in un momento difficile e quando l’Italia, la nostra patria, ha problemi, sento che abbiamo bisogno di te per ricordare da dove veniamo e per scegliere da che parte andare» esordisce il cardinale nella sua missiva che è stata scritta, in realtà, nel gennaio 2021, in piena pandemia.

Ma non si creda di trovarsi dinanzi a un testo datato. Se la pandemia pare quasi superata, infatti, è pur vero che il covid, nel momento in cui scriviamo, continua a imperversare e a portarsi via nel silenzio (e nella solitudine) quasi 400 persone alla settimana solo in Italia (tra il 7 e il 13 settembre i morti sono stati precisamente 383). E, soprattutto, la guerra scatenata dall’invasione russa dell’Ucraina, con gli scenari di instabilità e le ripercussioni a livello sociale ed economico che sta disegnando, incombe minacciosa su tutti noi. La lettera di Zuppi rimane, quindi, quanto mai attuale: dalla Costituzione, come ci ricordano pagina dopo pagina le parole del cardinale, abbiamo ancora, infatti, molto da imparare, e non solo come cittadini.

A guardare bene, è davvero impressionante l’assonanza dei principi costituzionali con i valori cristiani, come ben sottolinea Zuppi. Forse perché la mano dei suoi estensori era guidata da una saggezza laica forgiata nella cultura (oltre che nei valori) cristiana che, volenti o nolenti, permea il nostro popolo. O forse perché la nostra religione incarnata sa parlare profondamente all’umano, al di là di ogni schieramento o posizione particolare. Per questo l’appello accorato che il cardinale Zuppi alla fine della sua lettera riprende dal Discorso di Dossetti all’Università di Parma (26 aprile 1995) è, non solo condivisibile, ma assolutamente auspicabile: «È proprio nei momenti di confusione o di transizione indistinta che le Costituzioni adempiono la più vera loro funzione: cioè quella di essere per tutti punto di riferimento e di chiarimento. Cercate quindi di conoscerla, di comprendere in profondità i suoi principi fondanti, e quindi di farvela amica e compagna di strada». E se quell’educazione civica reintrodotta nelle scuole dal 2020 ripartisse proprio da qui?

Data di aggiornamento: 08 Ottobre 2022