31 Maggio 2024

A proposito di francescani…

Chi sono i francescani? Che cos’è la famiglia francescana? Chi ne fa parte? Proviamo in questo articolo a fare un po’ di chiarezza per districarsi tra frati, suore, monache, laici…
Ubaldo Oppi, «San Francesco e l’istituzione delle clarisse», 1939, Cappella san Francesco d’Assisi, Basilica del Santo, Padova.
Ubaldo Oppi, «San Francesco e l’istituzione delle clarisse», 1939, Cappella di san Francesco d’Assisi, Basilica del Santo, Padova.
© Giorgio Deganello / Archivio MSA

Chi sono i francescani? Che cos’è la famiglia francescana? Chi ne fa parte? Se ti sei fatto una di queste domande significa che almeno un minimo ti sei lasciato prendere, interrogare, incuriosire dalla vicenda di san Francesco d’Assisi e dal grande movimento che da lui ha preso avvio più di 800 anni fa, movimento che chiamiamo «famiglia francescana». Proviamo a fare un po’ di ordine, chiarendo alcuni termini senza la pretesa di essere troppo precisi ed esaustivi. Ecco a voi le varie componenti della grande «famiglia francescana»!

Non un ordine, ma almeno tre

Anzitutto partiamo da lui, da Francesco d’Assisi, che non fondò solamente un ordine di frati, come a volte si pensa, ma fondò ben tre ordini, riconosciuti dalla Chiesa cattolica, ed esistenti tutt’oggi. Ognuno di questi ordini ha proprie caratteristiche e varie suddivisioni interne (come vedremo tra poco), ma tutti hanno in comune san Francesco come padre. Viene chiamata perciò «famiglia francescana», in senso stretto, l’insieme di tutte le persone che appartengono a questi tre ordini (con tutte le loro suddivisioni interne). A queste persone si aggiungono anche (in senso più ampio) tutte le persone che, pur non appartenendo giuridicamente ad uno degli ordini francescani, si sentono spiritualmente uniti al carisma di san Francesco.

Il primo ordine francescano: i frati minori

Il primo ordine fondato da Francesco, è quello dei suoi frati, a cui anche lui apparteneva. Francesco fin quasi dall’inizio della sua esperienza viene attorniato da alcuni fratelli, e insieme danno avvio a questa nuova realtà nella Chiesa: è il 1208, e già nel 1209 Francesco e i primi frati ottengono da papa Innocenzo III la prima approvazione orale della loro nuova forma di vita. Francesco poi, insieme agli altri frati, elabora piano piano una Regola di vita per questa fraternità, che viene definitivamente approvata da papa Onorio III il 29 novembre 1223: lo scorso anno ricorrevano infatti gli 800 anni di questa approvazione! Questo unico ordine di frati è composto perciò dai frati francescani, persone che professano la regola francescana (con i voti di castità, povertà e obbedienza) e vivono in fraternità, nel servizio di Dio, della Chiesa e degli uomini e donne di ogni tempo e paese. In questi 800 anni di storia, però, il primo ordine francescano ha vissuto molti travagli, e si è più volte diviso al suo interno, perché di volta in volta alcune fazioni di frati si sentivano chiamate a vivere in una maniera particolare la regola francescana.

Senza poter qui enumerare i molti rami a cui il primo ordine ha dato origine nella storia, possiamo però dire che oggi sono tre i rami che compongono questo primo ordine:

  • i frati minori conventuali (ofm conv), che rappresentano il ramo più piccolo, ma anche più antico dell’ordine francescano (a cui apparteniamo anche noi frati di «Vocazione Francescana» – qui trovi un approfondimento sulla nostra famiglia);
  • i frati minori «sempliciter dicti» (cioè quelli detti semplicemente frati minori, ofm), il ramo più grosso dell’albero (e quello che custodisce anche il sigillo del primo ordine francescano), che raduna in sé numerose riforme che sono nate nei secoli (in particolare all’interno della riforma degli osservanti, divenuta un ordine autonomo nel 1517) e che papa Leone XIII nel 1897 ha riunito sotto un’unica famiglia; per questi motivi vengono chiamati anche frati minori «osservanti» oppure frati minori «dell’unione leonina» (qui trovi un approfondimento su questa famiglia);
  • i frati minori cappuccini (ofm cap, detti un tempo anche frati minori «della vita eremitica»), un’altra grande riforma, nata anch’essa nel XVI secolo, ma che ha mantenuto una sua autonomia fino ai giorni nostri (qui trovi l’approfondimento sui cappuccini).

Come si vede i tre rami dell’ordine, che giuridicamente oggi sono costituiti come tre ordini autonomi, sono detti tutti «frati minori», perché insieme costituiscono appunto il primo ordine francescano e seguono la medesima regola. Infatti tutti e tre i ministri generali (i superiori di tutta la fraternità) di questi ordini sono legittimamente detti «successori di san Francesco». Il loro stile di vita, la loro quotidianità, il loro carisma è del tutto simile, ed è in atto un processo di progressivo riavvicinamento tra queste tre famiglie.

Ciò che ad oggi distingue in particolare i frati di questi tre ordini è il colore e la forma della tonaca (qui trovi un approfondimento su questo):

  • grigia o nera con la mantella larga per noi frati minori conventuali;
  • marrone con una mantella molto corta sulle spalle per i frati minori «osservanti»;
  • marrone senza mantella ma con un cappuccio particolarmente lungo per i frati minori cappuccini.

Oltre a queste tre diramazioni storiche, sono nate negli ultimi decenni altre congregazioni maschili che si ispirano a san Francesco d’Assisi e alla sua Regola, ma queste non fanno ufficialmente parte del primo ordine francescano, né della famiglia francescana in senso stretto (ne parleremo più sotto).

Il secondo ordine francescano: le clarisse

Il secondo ordine fondato da Francesco è quello delle clarisse: nel 1212 Francesco accoglie Chiara, donandole una prima forma di vita. Ben presto, dopo alcune difficili vicissitudini inziali, Chiara si stabilisce presso la chiesetta di san Damiano (alle porte di Assisi) e arrivano le prime sorelle: nasce così la fraternità delle «Povere dame di san Damiano». Alla morte di santa Chiara esse cominceranno ad essere conosciute come «clarisse». Questo secondo ordine è formato perciò da monache di clausura che riconoscono in san Francesco e santa Chiara i loro fondatori (qui trovi alcuni articoli su di loro).

Proprio come il primo ordine, anche per le discepole di santa Chiara la storia ha riservato un percorso articolato e complesso (qui trovi un approfondimento proprio su questo). Ad oggi perciò i monasteri delle clarisse sono raccolti attorno a diverse «obbedienze» (cioè si riconoscono in diverse regole che vennero redatte lungo il XIII secolo e sono assistite da rami diversi del primo ordine):

  • le «damianite», dette anche «povere dame» o semplicemente clarisse (in latino: «Ordo Sanctae Clarae», osc): seguono la Regola approvata da papa Innocenzo IV nel 1253 (sono normalmente assistite dai frati minori «osservanti»);
  • le clarisse urbaniste (in latino: «Ordo Sanctae Clarae regulae Urbani IV», osc urb): adottano la Regola scritta da papa Urbano IV nel 1263 (sono normalmente assistite dai frati minori conventuali);
  • le clarisse colettine (in latino: «Ordo Sanctae Clarae reformationis ab Coleta», osc col): si tratta di una riforma sorta ad opera di santa Coletta di Corbie (1381-1447) in Francia (sono normalmente assistite dai frati minori «osservanti»);
  • le clarisse cappuccine (in latino: «Moniales Clarisae Cappucinae o Ordo Santae Clarae Capuccinarum», osc cap): furono fondate a Napoli nel 1535 da Maria Lorenza Longo, la quale si ispirò alla riforma dei cappuccini (sono normalmente assistite dai frati minori cappuccini).

Proprio come per il primo ordine, anche per le clarisse ad oggi non esistono particolari differenze tra le varie famiglie di appartenenza, se non talvolta il colore e la forma dell’abito. Anche in questo caso sono nati negli ultimi decenni nuovi gruppi di monache claustrali che si rifanno all’esperienza di Chiara: queste non fanno parte ufficialmente del secondo ordine (ne parleremo dopo).

Il Terzo Ordine Francescano: i laici (ma non solo…)

Francesco fondò infine anche un Terzo Ordine, per tutte quelle persone che già al suo tempo volevano seguire il suo esempio, il suo carisma, pur non entrando in un convento o monastero, ma vivendo da laici, in famiglia. Nacque così il terz’ordine francescano, i cui componenti sono detti «terziari». Dentro questa grande famiglia laicale nei secoli si sono più volte create anche nuove esperienze: talvolta gruppi di laici e laiche cominciavano a vivere in fraternità tra loro, e furono così fondati vari istituti di vita consacrata all’interno della più ampia famiglia dei terziari. Questo è accaduto in particolare per quelle donne che desideravano consacrarsi a Dio, ma rimanendo nel mondo, senza aderire alla clausura di un monastero (come accadeva invece nel secondo ordine).

Per questi motivi oggi il terzo ordine francescano è così composto:

  • l’ordine francescano secolare (ofs): è la parte preponderante dei terziari; è composto da fraternità di laici che vivono ciascuno la propria vita secolare (da sposati, in famiglia, nel lavoro, ecc…) e si ritrovano con cadenza regolare per camminare insieme nel carisma francescano; hanno una propria regola (la cui ultima versione è stata approvata da Paolo VI negli anni ’70), che professano proprio come per gli altri consacrati; ci sono anche alcuni sacerdoti diocesani e alcuni vescovi che appartengono all’ofs (per esempio don Tonino Bello e Paolo VI erano tra questi); puoi trovare un approfondimento sull’Ofs in questo articolo;
  • la gioventù francescana (gifra): sono i gruppi di giovani che condividono con l’ofs il cammino di sequela di Cristo secondo il carisma francescano e vivono il loro essere francescani nel mondo di oggi, sul posto di lavoro o nello studio; clicca qui se vuoi conoscere di più sulla Gifra;
  • altri gruppi di laici che si rifanno in maniera ufficiale all’esperienza francescana, come per esempio la Milizia dell’Immacolata (MI), esperienza fondata da san Massimiliano Kolbe, ma anche varie confraternite legate ai vari santuari francescani sparsi nel mondo;
  • il terzo ordine regolare (tor): si tratta di frati (come quelli del primo ordine) ma che professano la regola del terzo ordine, perché sono nati da gruppi di laici maschi che hanno iniziato a vivere in fraternità, in una vita di consacrazione totale;
  • vari istituti francescani femminili di vita attiva: come detto le molte suore francescane di vita attiva (cioè che vivono il loro servizio nel mondo, non nella scelta della clausura monastica) che oggi sono presenti in tutto il mondo fanno parte di innumerevoli istituti di vita consacrata che si rifanno tutti all’esperienza dei terziari francescani; tra queste possiamo nominare, per esempio, le suore alcantarine, le suore angeline, le suore elisabettine, le suore missionarie di Assisi, le suore francescane dei poveri, ecc…

Com’è evidente i gruppi che compongono il terzo ordine francescano sono molto diversificati tra loro, e costituiscono la parte più ampia e variegata dalla famiglia francescana.

La famiglia francescana allargata

Infine, come già detto all’inizio, se i tre ordini appena descritti costituiscono la famiglia francescana in senso stretto, esiste anche una «famiglia francescana allargata», che comprende anche tanti altri uomini e donne che si sentono in qualche modo legati al carisma nato da Francesco d’Assisi. La varietà di queste esperienze e le sfumature che le caratterizzano le rendono impossibili da enumerare in maniera completa. Solo a titolo esemplificativo possiamo citare:

  • varie congregazioni di recente fondazione (maschili, femminili o miste) che si rifanno a vario titolo al carisma francescano, come per esempio i frati rinnovati, i fratelli di san Francesco, i francescani di Betania, ecc…
  • i tanti laici (giovani e adulti) che frequentano i luoghi francescani (santuari, basiliche, conventi, realtà locali…) e che si sentono a casa dentro il mondo francescano, pur non appartenendo giuridicamente a nessuna delle realtà sopra citate.            

Concludendo

Come appare chiaramente, la famiglia francescana è una realtà estremamente viva, dinamica e multiforme. Forse anche per questo ha saputo mantenere nei secoli quella stessa vitalità e freschezza che la caratterizzava alle origini, e che ha potuto adattarsi e declinarsi di volta in volta nelle forme più diverse, secondo i luoghi e i tempi. Da questo grande mondo sono sorti innumerevoli esempi di santità, molti dei quali riconosciuti anche dalla Chiesa, e appartenenti a tutti i vari rami dell’ordine: sarebbe impossibile enumerarli tutti (qui ne trovi alcuni). Forse anche tu sei affascinato dalla famiglia francescana o forse ne fai già parte in senso ampio… Però magari senti il desiderio di appartenervi in maniera più precisa, più sostanziale, con una scelta di vita. Se è così, non aspettare: scrivimi quanto prima, ne possiamo parlare insieme!

Grazie Signore per il dono della grande famiglia francescana, alla Chiesa, al mondo, alla mia vita: tu sei grande!

fra Nico – franico@vocazionefrancescana.org

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Data di aggiornamento: 31 Maggio 2024
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