Rugiada che illumina

«Si dice che la rugiada bagni più intensamente i campi quando la notte è più serena e la luna più limpida» (Sant'Antonio, Sermoni, Domenica VI dopo Pasqua).
09 Marzo 2022 | di

Non avremo mai finito di fare i conti con le immagini di Dio che abitano nel nostro cuore. E forse è una delle «imprese» più ardue di ogni cammino di fede: riconoscere nelle profondità del nostro spirito i volti distorti che rischiamo di attribuire al Signore, che silenziosamente si depositano in noi. Crediamo, un bel giorno, di averli sgominati una volta per tutte, ma poi tornano a fare capolino, a rubarci serenità. Occorre allontanarli con fermezza, per recuperare alla luce del Vangelo i tratti veri e affidabili del volto del Padre.

La splendida e delicata immagine della rugiada, valorizzata da sant’Antonio, ci aiuta a riprendere contatto con un volto divino rasserenante. Il Santo cita un passo della Scrittura: il popolo d’Israele si rivolge al Signore e lo ringrazia perché egli ha deciso, ancora, di venire in suo aiuto e di risollevarlo. E tale iniziativa di Dio non si configura come presenza massiccia e ingombrante. Così saremmo tentati di pensare noi: quando il Signore agisce, lo fa con forza e determinazione. Certo, ma la sua forza ha la finezza della rugiada, non la perentorietà di una pioggia pesante.

Suggestive le qualità intuite da sant’Antonio a proposito della rugiada. Innanzitutto ha il tratto splendido della leggerezza. Quanta nostalgia di leggerezza ci portiamo nel cuore! Ci sembra che tutto debba essere ribadito, scandito, ben delimitato. Ma il Signore muove i suoi passi premurosi verso di noi allargando orizzonti, aprendo finestre, facendo respirare, togliendo pesi di dosso; appunto: alleggerendo!

E nella descrizione del nostro Santo scopriamo che la rugiada sembra essere più feconda durante le notti limpide. Di notte, innanzitutto. Sì, perché spesso Dio si fa incontro a noi donandoci vita senza rumorosi spettacoli, quando il mondo dorme, senza bisogno di palcoscenici scintillanti.

Notti limpide rischiarate dalla luna: quando, cioè, vi è la possibilità di intuire, pur dentro la mancanza di luce piena, i contorni fondamentali delle cose. Anche in questo vediamo lo stile di Dio: non impone certezze assolute, ma offre indicazioni di percorso che rispettino la nostra libertà. Questa è la strategia divina.

Ma forse possiamo anche noi lasciarci affascinare da questa efficace immagine della rugiada: amiamo quando rendiamo gli altri più leggeri; quando non pretendiamo i riflettori addosso; quando, nell’apparente inutilità dei «notturni» tempi di attesa, sappiamo dare fiducia alle fiammelle più esili che iniziano a splendere nel cuore dei nostri fratelli e sorelle.

 

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Data di aggiornamento: 09 Marzo 2022
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