ServiAMO i giovani

A colloquio con fra Giambo che, insieme a fra Fabio e fra Nico, si occupa della pastorale giovanile dei frati minori conventuali del Nord Italia. Un compito tanto delicato quanto entusiasmante.
09 Settembre 2022 | di

Chi si occupa di pastorale giovanile è, in genere, a sua volta giovane, dotato di una buona dose di simpatia e di una forte capacità comunicativa. Fra Giambo (simpatico sin dal nome, diminutivo di Gianbattista) non fa eccezione. Anche se l’età non è più propriamente giovanile (47 anni), l’aspetto lo fa sembrare un ragazzo appena appena più grande di quelli di cui si occupa. Insieme a fra Fabio e a fra Nico, è responsabile della pastorale giovanile della Provincia religiosa del Nord Italia dei frati minori conventuali. Il «pensatoio» in cui i tre si ritrovano, spesso in compagna di piccoli gruppi di ragazzi e ragazze, è un sottotetto del convento del Santo: un open space ristrutturato qualche anno fa, un luogo curato, allegro e bello, di una bellezza semplice ed essenziale com’è la vita dei frati. «Mi occupo di pastorale giovanile da sempre – esordisce fra Giambo –. Prima a Rovereto, poi all’Arcella, nella prima periferia di Padova, e ora presso la Basilica del Santo». Un compito delicato, che consiste nell’aiutare i giovani a realizzare un incontro vivo con la Parola di Dio e con la figura reale di Gesù Cristo. «Un compito che, perché abbia un riscontro, deve passare attraverso l’esperienza, perché i ragazzi hanno bisogno di testimoni più che di maestri, di incontri autentici che mostrino loro nella realtà che la vita con Cristo è piena e felice» chiosa fra Giambo.

Le attività di questo vulcanico manipolo di frati (che lavora in stretta collaborazione con alcune suore francescane elisabettine) sono quindi molteplici e mettono insieme riflessione ed esperienza, incontri significativi e momenti di silenzio (sì, perché i giovani amano il silenzio…). «Tra le varie proposte, ci sono due percorsi vocazionali. Il primo, per ragazzi che si interrogano sulla vita religiosa, e di cui il blog vocazionefrancescana.org è espressione, è affidato a fra Nico e trova concretizzazione nel “Gruppo San Damiano” – prosegue fra Giambo –. Il secondo, il “Gruppo Porziuncola”, è invece una proposta vocazionale a 360 gradi ed è seguita da suor Barbara». Ma ci sono itinerari pensati per tutti gli aspetti della vita dei ragazzi. «Come “#ChiTrovaUnTesoro”, percorso di cinque incontri nel quale imparare a conoscere il proprio vissuto affettivo e a gestire con libertà e responsabilità le energie emotive, confrontandosi con Gesù e il Vangelo, in puro stile francescano. O, ancora, “serviAMO”, ciclo di incontri con vari testimoni per rispondere alle domande di fondo dei giovani che imparano così ad aprirsi alle povertà che li circondano anche attraverso la visita alle realtà di solidarietà del territorio. E poi c’è l’appuntamento forse più noto, “Giovani verso Assisi”, che richiama ogni anno centinaia di ragazzi nella città del Poverello, per una sorta di campo scuola in spirito francescano» sottolinea fra Giambo.

Accanto a questi percorsi per così dire «strutturati», ci sono poi una miriade di altre iniziative, come «l’adorazione eucaristica che proponiamo ogni martedì presso il convento di San Massimo, a Padova – informa il frate –, a cui partecipano una cinquantina di giovani. O il triduo pasquale al Santo, che consente di vivere una Pasqua diversa, in un ritiro condiviso di tre giorni. E poi i cammini: la “Laudato si’ week”, campo estivo tra le Dolomiti, e il “Cammino di Santiago”, una settimana di itineranza vissuta insieme da frati e giovani che provengono da Italia, Spagna e Portogallo. E ancora: i “Vicini di casa”, esperienza di fraternità condivisa con i frati da vivere nei vari conventi della Provincia religiosa; e le due esperienze di preghiera in notturna, “Notte dei Miracoli” e “St. Francis night”, rispettivamente in giugno e ottobre, in prossimità delle feste di sant’Antonio e san Francesco».

I religiosi collaborano anche con scuole e istituzioni, che li chiamano a portare la loro testimonianza: «È un’esperienza arricchente, perché ci permette di entrare in contatto anche con ragazzi che magari non frequentano abitualmente chiese o oratori – confida fra Giambo – e che si dimostrano molto curiosi del nostro stile di vita. Noi frati, poi, siamo disponibili a seguire spiritualmente in modo individuale i giovani che lo desiderino». Ovviamente molto intenso è pure l’impegno sui social, mezzo imprescindibile oggi per chi vuole raggiungere i ragazzi. «Come Centro francescano giovani abbiamo una pagina Facebook e una Instagram – precisa fra Giambo –, e seguiamo anche il sito fragiovani.org. È un impegno importante in termini di tempo, ma ne vale la pena perché molti dei ragazzi che aderiscono alle nostre proposte arrivano proprio da qui». «I ragazzi sono belli. In loro si cela un mondo ricchissimo di ideali e valori – conclude il frate –, di cui a volte loro stessi sono inconsapevoli. La nostra azione educativa sta tutta qui: portare alla luce con rispetto e in modo delicato questa loro bellezza, aiutandoli a sperimentare come, affidandola a Dio, essa si trasformi in una felicità che non delude». 

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Data di aggiornamento: 09 Settembre 2022

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