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Maddalena Vaglio Tanet

Tornare dal bosco

04 Novembre 2023 | Recensione di
Tornare dal bosco
Scheda
Marsilio Editori
2022
€ 17,00

Chi è che non ha mai avvertito il desiderio di scomparire per un po’, di scappare dal rumore del mondo semplicemente per ritrovarsi o per lasciar decantare un evento di quelli che scardinano la vita? «La Silvia», la maestra elementare protagonista dello spettacolare romanzo di Maddalena Vaglio Tanet (classe 1985, di professione scout letteraria, cioè scopritrice di possibili talenti nel campo letterario), non solo avverte questo desiderio, ma decide di darvi seguito. Non appena apprende la notizia della morte, terribile e improvvisa, di una piccola alunna alla quale era particolarmente legata, semplicemente devia dalla strada che la sta conducendo a scuola per incamminarsi nel bosco, nell’illusorio tentativo di potersi dissolvere tra le ombre delle maestose piante che popolano quel mondo familiare e al contempo lontano, atavico. Nel tentativo di rientrare quasi nel grembo calmo della natura.

La doppia vicenda – la sparizione della maestra e la morte della sua alunna Giovanna –, che si snoda nel biellese degli anni ’70 del secolo scorso (e che si ispira a una vicenda realmente avvenuta decenni prima), catalizza per giorni l’attenzione degli abitanti della zona, incapaci di trovare un senso a quanto sta succedendo. Anche Martino, pure lui allievo della scuola frequentata da Silvia e Giovanna, catapultato a forza dalla grande città alla provincia a causa della salute cagionevole, si trova suo malgrado coinvolto ed è chiamato a compiere una difficile scelta tra il fare ciò che è «giusto», e che tutti si aspetterebbero da lui, e proteggere invece una vita smarrita, alla quale sa connettersi perché ne riconosce la fragilità e il silenzioso grido. Ne riconosce l’atto di dolente ribellione, il medesimo che lui stesso compirebbe se ne avesse la forza. 

Siamo dinanzi a una sorta di romanzo corale, capace di dare voce a un intreccio di generazioni, paesi, genti di diverse provenienze che si incrociano e si mescolano. Pagine che sanno tenere insieme poesia e crudo realismo e il cui pregio più grande, a nostro avviso, sta nella capacità di spalmare le parole come colori su una tela bianca, tratteggiando sentimenti nascosti e delicati, ricordi duri e dolorosi, legami di cura fattiva e silenziosa, psicologie differenti ma complementari. Un quadro denso, che attinge dalle tinte forti di una natura dirompente, di paesi quasi inghiottiti dal bosco, di monti e colline ancora selvaggi. E noi, che leggiamo queste pagine, ci riscopriamo d’un tratto come la maestra Silvia, in costante bilico tra paura e desiderio, tra voler esserci e voler sparire, tra un «tirare avanti» che è quasi «un precetto morale» e un desiderio di fermarci semplicemente per tirare il fiato, immersi nel grembo di un bosco capace di partorirci a una nuova vita.

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Data di aggiornamento: 04 Novembre 2023