«Sono ateo. [...] Però eccomi qua. In volo verso la Mongolia con l’anziano vicario di Cristo sulla terra, pronto a interrogarlo sulla risurrezione della carne e la vita eterna. Perciò mi sono imbarcato su questo aereo: per chiedere a papa Francesco se mia madre vedrà mio padre al di là della morte, e per portare a mia madre la sua risposta. Ecco un folle senza Dio che insegue il folle di Dio fino alla fine del mondo». È questo il fulminante esordio dell’ultimo volume di Javier Cercas, «il più importante scrittore civile d’Europa» com’è stato definito.
La storia è raccontata da Civil Townsend ed è indirizzata alla figlia adottiva Anne, con l’intento che possa conoscere meglio la storia della madre e del caso che l’ha coinvolta. A Civil, infermiera in un consultorio a Montgomery (Alabama), sono affidate Erica e India Williams, due sorelle di 13 e 11 anni che vivono con il padre e la nonna in una baracca fatiscente. Più che di anticoncezionali hanno bisogni di una vita migliore e dignitosa; per questo si adopera con l’assistente sociale per far avere alla famiglia un appartamento in un altro quartiere.
Prendersi cura di un famigliare con decadimento cognitivo è una condizione che molti sperimentano nella loro vita, con storie e dinamiche uniche, pur attraversando dei motivi comuni: l’iniziale negazione di ciò che sta accadendo, a cui fa posto la rabbia e, infine, la graduale accettazione. Il libro è il diario di una scrittrice professionista che ha vissuto sulla propria pelle questo stesso percorso con la madre malata di Alzheimer.
Come si fa a capire se l'amore è amore vero? Prafrasando il teologo protestante Dietrich Bonhoeffer, «L'amore sa aspettare, aspettare a lungo, aspettare fino all'estremo. Non diventa mai impaziente, non mette fretta a nessuno e non impone nulla. Conta sui tempi lunghi». Una riflessione che è un po' la chiave del racconto «Se dico no» che Sabina Colloredo ha scritto per tutti i giovani (dai 13 anni in su) che ogni giorno si trovano ad affrontare relazioni difficili.
Inoltrarsi alla sequela di Fumana è una fantastica avventura letteraria. Lei, nata e cresciuta nel Delta del Po, dove il suo soprannome significa nebbia, affidata al rude nonno Petrolio. Lei, che grazie alla Lena, «strigossa» della zona, impara i «mestieri» da donna, ma anche la sottile «magia» del fare del bene. Lei che, cresciuta selvaggia, scopre i suoi talenti e li mette a frutto pagandone il prezzo. Lei, saggia e scontrosa, capace di lottare ma anche di arrendersi alla vita.
Il testo è una rivisitazione della vita di Manzoni, ricostruita a partire dalle sue opere e da altri testi di riferimento: un misto di storia e di invenzione che fornisce un’immagine complessa del protagonista. Un filo rosso del libro è il costante parallelo tra la vita di Manzoni e la sua opera principale, i Promessi Sposi.