Tutti santi!

Ricorre oggi, 29 novembre, la festa di tutti i santi francescani. Ma qual è l'origine e il significato di questa ricorrenza?
29 Novembre 2018 | di

La festa di tutti i santi dell’Ordine Serafico, che si celebra ogni anno il 29 novembre, ci offre l’occasione per approfondire il tema della santità nel mondo francescano. Chi sono e quanti sono i santi francescani? Quali i principali tratti caratterizzanti? Chi saranno i prossimi testimoni del Vangelo ad essere elevati agli onori degli altari? Il cammino verso la santità è uno degli aspetti cui richiama frequentemente papa Francesco che ha dedicato al tema l’esortazione apostolica Gaudete et Exsultate. Elisabetta Lo Iacono, direttrice del mensile "San Bonaventura informa", ha intervistato fra Damian Gheorghe Pătraşcu, postulatore generale dell’Ordine dei Frati Minori Conventuali. Vi riproponiamo parte dell'intervista, per gentile concessione dell'autrice.

Loiacono. Il 29 novembre si ricordano tutti i santi francescani, nel giorno dell’approvazione definitiva della Regola - era il 1223 - da parte di papa Onorio III. Perché la scelta di questa data che sembra più richiamare ad aspetti organizzativi della Fraternità e quindi dell’Ordine? Pătraşcu. Non saprei dire esattamente cosa fosse nella mente di coloro che hanno scelto questa data per festeggiare tutti i santi francescani, ma penso che l’atto dell’approvazione definitiva della Regola da parte di papa Onorio III non sia stato percepito dai frati solamente come un documento amministrativo, quanto soprattutto un sigillo con il quale la Chiesa, per mano e volontà del pontefice, ha confermato non solo l’ortodossia della Regola, ma anche il suo essere fonte e aiuto per la santificazione dei frati. Se la Regola non servisse a questo, a null’altro potrebbe servire.

Parlando di santi francescani si pensa subito a Francesco e Chiara di Assisi poi, avvicinandosi ai giorni nostri, a san Massimiliano Kolbe, a san Pio da Pietrelcina, tanto per citare santi attorno ai quali si registra una grande devozione popolare. Ma il numero dei santi francescani è vasto. Quanti sono ad oggi i santi e i beati del mondo francescano?Mi piace vedere i santi fondatori dell’Ordine, Francesco e Chiara d’Assisi, come una copia, pur se spirituale, che hanno concepito lungo i secoli una moltitudine di santi, chi più chi meno conosciuto e che attirano dietro a Cristo tantissimi fedeli. Riguardo a quanti siano i santi e i beati francescani, credo che finora nessuno li abbia contati veramente, anche se questa tentazione viene anche a me ogni tanto. Alcuni avanzano una cifra intorno a mille (solo frati e monache clarisse) dei tre grandi Ordini più conosciuti (Conventuali, Minori e Cappuccini). Ma accanto a questi dovremmo includere anche i santi che si ispirano al carisma francescano. Comunque, rispetto alla percentuale dei frati e delle monache vissuti nell’Ordine, dalla fondazione fino ad oggi, il numero dei santi e dei beati non è altissimo, così che c’è posto ancora per molti altri, magari anche tra di noi!

Ci sono ricorrenti tratti di “santità” che accomunano i francescani? Per semplificare e schematizzare questa presenza, è possibile pensare a determinate categorie? Ci sono più contemplativi, martiri, sacerdoti…? Qualche area geografica, più di altre, è stata terreno fertile per vite esemplari?I tratti di santità più ricorrenti che accomunano i francescani sono quelli del carisma, visto che ognuno si santifica nel e con il carisma che ha abbracciato. Penso qui a santi e beati in cui risplende di più la povertà, in altri la castità ed in altri ancora l’obbedienza. Non mancano grandi predicatori, teologi e filosofi di spicco. Siccome l’Ordine non è specificatamente contemplativo, i santi di questo genere sono pochi. Sono molti invece i martiri (come non pensare a san Massimiliano Kolbe), sia frati religiosi e frati sacerdoti, anche se questi ultimi sono di più, semplicemente perché negli Ordini francescani la maggior parte dei membri sono tali. Riguardo all’area geografica più prolifica, questa è l’Europa Occidentale, anche perché più vicina a Roma. Segue l’America Centrale, del Nord, del Sud e l’Asia. Dal continente africano sono ancora pochi ma c’è un incremento di lavoro negli ultimi decenni. Pochi dall’Australia e dall’Oceania. 

Ogni santo ha la propria peculiarità che lo ha condotto agli onori degli altari. A suo avviso, qual è oggi il santo più rispondente alle sfide che stiamo vivendo sia sul piano sociale, sia sul piano spirituale?Siccome i santi sono e devono essere figli del loro tempo e luogo, ma devono anche trascendere la contingenza della loro concretezza di vita, penso che i santi che parlano ancora molto ed universalmente, a livello sociale ed ecclesiale, siano i più “anziani”: Francesco d’Assisi e Antonio di Padova, ai quali ricorrono non solo i cristiani, ma anche quelli di altre religioni. In loro si riconoscono spesso anche gli atei, seppure alle volte la loro vita e il loro insegnamento viene stravolto, mostrando un Francesco amico più degli animali che di Gesù e dell’uomo, e un Antonio quasi mago, che va bene in qualsiasi situazione.

 

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Data di aggiornamento: 29 Novembre 2018
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