Dio agisce per te!
Vi parlo oggi di un particolare versetto della Parola di Dio che mi ha colpito tantissimo: «Il Padre mio agisce anche ora e anch’io agisco» (Gv 5,17). Il Signore Gesù qui ci dice che Dio agisce ora, in questo momento. Non so se avvertite la potenza di queste parole, se riuscite a intuirne il significato. Qui dentro, dentro queste parole c’è forse il segreto del Vangelo. Noi a volte, magari senza accorgercene, pensiamo che Dio sia là sopra, in alto, nei cieli, da qualche parte. Pensiamo che certamente ci ha creati, che ci ha dato questo mondo e questa vita, certo, però poi alla fine, Lui sta là e io sto qui. Lui sta là a guardare cosa succede qui sulla Terra, magari a giudicare quello che succede quaggiù, e qui invece sto io, con tutti i miei problemi, a doverli risolvere in qualche modo da solo. Questo, in fondo, è tipico di ogni religione: la divinità sta là in alto e io devo tentare di arrivare là in alto, cercando di fare contento Dio.
Ma il cristianesimo è tutta un’altra cosa. Il cristianesimo non è una religione, un insieme di pratiche da compiere. Il cristianesimo è un incontro, una relazione. E una relazione si ha solamente con qualcuno di vivo. «È il Dio dei vivi, non dei morti» dice Gesù in un altro passo. E quand’è che diciamo che qualcuno è vivo? Quando si muove, quando fa qualcosa, quando ci si accorge che c’è! Questa è la rivoluzione del Dio di Gesù Cristo: è un Dio vivo, in vita, che agisce, che si muove, che interviene, che chiama Abramo e lo porta fuori dalla sua terra, che va a riprendersi il suo popolo in Egitto, apre il mare, manda la manna. Che manda i profeti e i re a governare il suo popolo, che manda sé stesso nella persona del Figlio, qui ad agire in mezzo a noi, per sempre.
È il Dio vivo! Questa è la più bella notizia, la rivoluzione del cristianesimo. E Gesù lo sa bene, perché ne ha fatto esperienza diretta. Gesù lo sa bene, perché ha visto con i suoi occhi che Dio agisce, che Dio salva, che Dio si prende cura, che Dio va in cerca di ciascuno di noi. Lo sa bene, l’ha visto, l’ha sperimentato, e quindi lo condivide con noi. Proprio questo sta cercando di dirci Gesù attraverso quel versetto del Vangelo (Gv 5,17). Dio è un Padre buono, ce lo ricorda la parabola del padre misericordioso e ce lo ripete con parole diverse anche una lettura dal profeta Isaia (Isaia 49,8-15): Dio è un padre che non si dimentica, che si prende cura, che scende a liberare, a far uscire fuori.
Ma come se non bastasse c’è ancora di più. Gesù ci dice che c’è un parallelo, un parallelo potentissimo, nel rapporto tra Dio Padre e il Figlio Gesù, e tra Gesù e noi. «Quello che Egli fa, lo fa anche il Figlio allo stesso modo» (Gv 5,19). Proprio come Dio Padre fa con Gesù, proprio come Dio Padre dà la vita a Gesù, così allo stesso modo lui, Gesù, fa con noi, lui Gesù dà la sua vita a noi, per noi: «Come il Padre risuscita i morti e dà la vita, così anche il Figlio dà la vita a chi Egli vuole» (Gv 5,21). Eccola qui la nostra fede: Dio è vivo e dà la vita. «Dio è vivo e ti vuole vivo» direbbe papa Francesco. Dio è qui per risuscitarti ogni giorno, per tirarti fuori dalle tue morti, per tirarti fuori dal tuo sonno, dai tuoi peccati, dai tuoi casini. Agisce, è vivo, e lo fa perché tu viva, perché «tu abbia la vita, e l’abbia in abbondanza» direbbe Gesù, ogni giorno, ogni santo giorno! Perché la risurrezione, in fondo, non è un decreto «una volta per tutte», ma è Dio in azione nella tua vita, ogni giorno!
Allora davvero buon cammino con Lui a tutti: che il Signore continui ad agire nelle nostre vite, a portarci da Lui, a vivere in pienezza con Lui, sulla strada della nostra vocazione.
fra Nico – franico@vocazionefrancescana.org