20 Aprile 2025

Pasqua scomoda

La novità della Pasqua invita a muoversi, uscendo dalle nostre chiusure.
Pasqua scomoda

© artplus / iStock / Getty Images Plus

La Pasqua di Risurrezione è la novità della nostra storia. Durante quest’anno spesso parliamo di speranza, anche in relazione al Giubileo che stiamo vivendo e la fonte della speranza cristiana è proprio la Risurrezione di Cristo. Questo evento, però, non è rasserenante e accomodante: lo vediamo nei racconti del Vangelo, che parlano di discepoli impauriti o sconcertati, spesso chiusi nei loro ragionamenti, come ad esempio i due che vanno verso Emmaus e che speravano che Gesù fosse quello che li avrebbe liberati, ma invece ha fatto una brutta fine (cfr. Lc 24). O come gli altri, che troviamo chiusi nella stanza dell’ultima cena, quasi a voler rimanere in un luogo del ricordo, in cui il Signore era ancora con loro. La Pasqua è destabilizzante, vuol provocare un movimento, un cambiamento: i discepoli di Emmaus, che prima camminavano tristi, dopo aver riconosciuto Gesù vanno in fretta verso Gerusalemme, col cuore che arde; gli apostoli, nel cenacolo, prima credono di vedere un fantasma, poi riconoscono il Signore e sono pieni di gioia. La Pasqua non lascia fermi, non è rassicurante, ma mette in discussione. È quello che fa il Vangelo, in ogni sua parte. Anche noi del «Messaggero di sant’Antonio» vogliamo inserirci in questa linea, invitando a riflettere sui temi del mondo d’oggi, mettendoci in ascolto e in dialogo. Non con l’intento di fare polemica, ma di proporre uno sguardo sul mondo informato dal Vangelo e dalla tradizione francescana e antoniana.

Ci sono degli strumenti, che ogni giorno utilizziamo, che hanno una logica un po’ diversa da quella pasquale: parlo, ad esempio, dei social network. La tendenza, spesso, è quella di creare delle comunità in cui una persona incontra informazioni o opinioni che riflettono e rafforzano le proprie; è il fenomeno delle cosiddette “echo chambers”, delle camere di eco: come in una stanza in cui c’è l’eco, io sento ripetere ogni volta la mia idea, senza che ci sia una prospettiva diversa. Tale fenomeno va ad aumentare la contrapposizione sociale, perché polarizza le opinioni e i modi di vedere, spesso sostenendoli con suggestioni o false argomentazioni. Comunità di questo tipo generano false sicurezze, perché danno l’illusione di trovarsi in un posto dove sono capito e protetto, dove tutti sono d’accordo con me, dove posso finalmente stare tranquillo. Ma la realtà non è così, la vita non è così. Ciò che fa crescere davvero è il confronto, è la differenza, vissuti non come contrapposizione pregiudiziale, ma come dialogo e incontro, attraverso i quali si può conoscere meglio la complessità della realtà.

La Pasqua ci invita a riflettere sul nostro modo di comunicare: oggi è facile trovare proposte comode e rassicuranti, ma abbiamo bisogno di risentire il richiamo del Vangelo che ci scomoda per rinnovarci, per far uscire il meglio di noi

Un caro augurio di una Buona Pasqua a tutti!

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Data di aggiornamento: 20 Aprile 2025
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