Libri

Mauro Garofalo

Alla fine di ogni cosa

Romanzo di uno zingaro
Recensione di

Ci sono piccoli grandi uomini che sopravvivono ai buchi neri della storia. Ci sono libri capaci di far rivivere quegli uomini, con l’intensità di un flashback. Come se le loro vite fossero accadute ieri. Uno di questi libri è Alla fine di ogni cosa (Ed.Frassinelli) di Mauro Garofalo, romanzo d'esordio dell'autore.

Alessia Tagliaventi

Jack London. Le strade dell'uomo

Scrittore, giornalista, fotografo. Questo ritratto inedito del romanziere statunitense riflette anche un London privato, ancorché testimone del suo tempo.
Recensione di

Cento anni fa, nel novembre del 1916, scompariva Jack London: uno dei più originali, controversi e, per alcuni versi, visionari scrittori di tutti i tempi.

Alessandro Bettero

La seconda vita di Majorana

Giuseppe Borello, Lorenzo Giroffi, Andrea Sceresini. Prefazione di Salvatore Majorana.
Recensione di

Dopo essersi imbarcato su un traghetto postale che da Napoli faceva rotta verso Palermo, il giovane Ettore Majorana fece perdere le proprie tracce. Sulla sua sparizione si sono fatte molte congetture: suicidio, fuga in un altro paese, cambio d’identità, un volontario esilio dal mondo, magari in un remoto convento. A dominare su tutte le ipotesi, la pista sudamericana.

Luisa Santinello

La lunga assenza

Ada Fonzi
Recensione di

Dolore. Risentimento. Ricerca di una compensazione… Lunga e impervia è la strada che dal lutto si snoda verso la luce e la rinascita. Un susseguirsi di tappe più o meno previste e obbligate che una bambina di 4 anni non dovrebbe neppure immaginare. La vita, però, è un volo imprevedibile. Lo impara a sue spese Teresa, la protagonista di questo romanzo, che – orfana di padre – si trova troppo presto a fronteggiare la paura dell’abbandono, nonché la perdita di speranze e punti di riferimento.

Claudio Zerbetto

Non avrete il mio odio

Lo struggente racconto di Antoine che ha perso la moglie Hélène nell'attentato del 13 novembre 2015 al Bataclan di Parigi
Recensione di

Poche parole, scritte all’indomani della strage, rivolte ai terroristi: «Non avrete il mio odio».  Un messaggio struggente, postato su  Facebook dopo l’attentato al teatro Bataclan di Parigi. Era il 13 novembre 2015. Antoine Leiris, autore del volume, è il compagno di Hélène Muyal, una delle 89 vittime e mamma del loro piccolo Melvin, di 17 mesi.

Sabina Fadel

Il turbante azzurro

Beatrice Gatteschi, Roberto Maier
Recensione di

«Ciò che lentamente prendeva forma dentro di me nei lunghi mesi passati si è fatto ora certezza folgorante: il dolore colpisce, intercetta una vita facendole comunque del male, prende una traiettoria e prosegue con inerzia verso un esito sconosciuto, mai uguale, mai prevedibile. Bisogna afferrarlo un dolore e bisogna consegnarsi a lui; parlargli e ascoltarlo, bisogna agirlo e patirlo. E poi, se possibile, provare a decidere cosa farne. Sento che per me la cosa più bella e naturale è riuscire a farne dono agli altri».

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