Il Signore Gesù ci porta al cuore della nostra esperienza di Lui, di fede, della nostra esperienza umana. E non solo nel senso che ci porta al centro, al punto più importante, ma anche nel senso che questo centro è appunto il cuore, l’amore.
Il breve saggio del padre domenicano è pubblicato in traduzione dal francese; il titolo originale letteralmente recita: Sulla montagna. Asprezza e grazia. Infatti, il testo con cui l’autore si confronta è quello del Discorso della montagna (Mt 5-7), che lui stesso ha riscoperto proprio nei luoghi in cui per la prima volta è stato pronunciato. La domanda di fondo che ci accompagna nella lettura è la seguente: se Dio ci ama gratuitamente, perché chiede di osservare dei comandamenti che, all’atto pratico, sono spesso fuori dalla nostra portata?
Agli occhi di Dio abbiamo valore quale che sia il nostro passato e anche se non c’è un futuro in cui essere grati. È un immenso abbraccio, un amore così.
Amare il prossimo è comunicare con esso, nel senso pieno del termine: condividere, mettere in comune, essere in comunione. E oggi, in epoca di social media, che cosa sta succedendo?