Non è l’amore, in realtà, a spaventarci. È la nostra vulnerabilità, il timore che essa, consegnata ad altri e non rispettata, diventi occasione di sofferenza. È il rischio insito nell’amore, che però non ha alternative.
Due cuori solitari che lavorano in un mattatoio di Budapest scoprono di fare lo stesso sogno ogni notte nel film «Corpo e anima» (Ungheria 2017) di Ildikò Enyedi.
«L’amore rende dolci le cose aspre e leggere quelle insopportabili; invece il timore rende insopportabili anche quelle leggere» (Sermoni, Domenica VII dopo Pentecoste).