«L’amore rende dolci le cose aspre e leggere quelle insopportabili; invece il timore rende insopportabili anche quelle leggere» (Sermoni, Domenica VII dopo Pentecoste).
La spiritualità antoniana viaggia nelle opere e nelle preghiere di donne e uomini in carne e ossa, negli angoli più sperduti ed emarginati del Pianeta.
Perché pretendiamo che l’altro o l’altra ci appaghi invece di chiedere a noi stessi quel cambiamento utile ad amare chi il Signore ci ha posto accanto?