La spiritualità antoniana viaggia nelle opere e nelle preghiere di donne e uomini in carne e ossa, negli angoli più sperduti ed emarginati del Pianeta.
Perché pretendiamo che l’altro o l’altra ci appaghi invece di chiedere a noi stessi quel cambiamento utile ad amare chi il Signore ci ha posto accanto?
A trent’anni dal suo esordio, in occasione dell’uscita del suo ultimo album «Afterallogy», la cantante israeliana Achinoam Nini (in arte Noa) si racconta al «Messaggero di sant’Antonio».