In occasione degli ottocento anni della sua composizione, ripercorriamo il Cantico delle Creature di Francesco d’Assisi in compagnia di una teologa spirituale, di un poeta e di un gruppo di giovani poeti.
Gennaio è un mese sacro in Etiopia. A Timkat (Epifania), la gente delle città, dei villaggi, delle montagne si ritrova vicino a un fiume, a un lago, a una cisterna d’acqua. La «grande benedizione» è rito di comunità.
Dell’umiltà si è detto molto. Ma spesso, soprattutto al giorno d’oggi, la si dipinge come una caratteristica (non certo una virtù) da rifuggire, tipica di persone rinunciatarie, «perdenti». E invece l’umiltà è tutt’altro, come spiega benissimo il libro di Francesc Torralba Roselló, Umiltà. Una virtù discreta. La parola deriva da humus, terra, e sta quindi a indicare un’attitudine molto concreta, che, appunto, ci «radica» nella vita dandoci una solidità che di rinunciatario non ha proprio nulla.
Molti bambini e bambine, a Kola, in Tanzania, non potevano più andare a scuola, a causa della povertà provocata dai cambiamenti climatici. Una suora locale è riuscita in un’impresa impossibile: riportare tanti di quei bambini a scuola e migliorare al contempo la vita della comunità.