Un computer in tasca! All’inizio tutti in famiglia rimasero meravigliati dalla novità, salvo accorgersi poco tempo dopo che non è tutto oro quel che luccica. La fine di questa storia speriamo non sia solo frutto di fantasia.
«Trovo assurdo che bambini e bambine che sono nati in Italia, che frequentano le scuole e che parlano benissimo la nostra lingua, debbano aspettare fino a 18 anni per poi sperare di avere la cittadinanza».
Aveva un grande amore per i suoi alunni e per il suo lavoro. Creò una didattica vivace, attiva, con tanto rispetto per la curiosità dei suoi ragazzi. Per questo, e non solo, Alberto Manzi resta una delle grandi figure educative del secondo Novecento.
In che modo l’educazione ricevuta durante l’infanzia influenza il nostro vivere da adulti?È la domanda di fondo da cui prendono avvio queste pagine firmate da Daniele Novara, pedagogista di lungo corso. Perché, che ne siamo consapevoli o meno, ciascuno di noi è cresciuto (e, se siamo genitori, a nostra volta lo abbiamo utilizzato) seguendo un copione educativo pensato per noi dai nostri genitori.
Le lettere che Albert Camus scrisse al suo maestro dicono tutta l’importanza di una relazione, quella tra insegnanti e studenti, che possiamo considerare, a ragione, tra quelle fondanti della vita.
È davvero importante scoprire i nostri copioni educativi. Vale a dire quelle proiezioni che i nostri genitori hanno riversato su di noi, anche in modo inconsapevole, e che agiscono a un livello molto profondo della nostra vita.