Dai venditori ambulanti ai fattorini immigrati che lavorano dodici ore al giorno senza contratto né garanzie, i nuovi schiavi sono dappertutto. La storia del giovane migrante maliano ucciso a fucilate in Calabria ne è la prova.
Un flusso di 65 milioni di individui in fuga da guerre e carestie, che si sposta nel mondo ribaltandone gli equilibri. È il protagonista di «Human flow» (Germania, Usa 2017), il documentario di Ai Weiwei sui flussi migratori.
Dominicana, a Roma dal 2012, Yafreisy Berenice Brown Omage gestisce un market-panificio con un fatturato di quasi 1,4 milioni di euro. Vincitrice del Premio Moneygram 2017, è la prova che gli stranieri costituiscono una risorsa per l’Italia.
Sembra quasi un gioco questo progetto itinerante del Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli (TO) che ha già girato mezza Europa per parlare di diversità e migrazioni.
Siamo ormai da tempo una società multietnica. Che senso ha fingere di non saperlo e vincolare il diritto di essere considerati italiani alla conoscenza delle nostre leggi?
Il regista racconta l’attualità dei fenomeni migratori Libia-Italia, nella sua ultima fatica presentata alla 74ª Mostra del Cinema di Venezia a settembre.