«La buona battaglia contro il male non è una disciplina di auto-dominio; è, piuttosto, una apertura al rapporto con Dio». Ecco un filo conduttore dell’ultimo libro di Fabio Rosini, prete romano noto per il percorso sul Decalogo, attualmente direttore del Servizio per le vocazioni della diocesi di Roma. Il combattimento di cui Rosini parla non è contro nessun essere umano, ma per ogni essere umano: è, infatti, la battaglia spirituale da condurre contro il male che ci insidia.
Ascoltare la natura che si risveglia e fiorisce, ascoltare la Parola che alla morte fa seguire la risurrezione ci aiuta a tracciare il cammino della nostra vita, perché sia un cammino di libertà.
Un termine anglosassone, nato dal movimento dei neri americani che lottavano contro il razzismo, insegna che il vero potere si esercita quando si diviene consapevoli di averlo già.
Mindfulness è un termine di moda. Letteralmente significa «consapevolezza», consapevolezza di sé ottenuta grazie alla capacità di dare attenzione al momento presente in maniera distaccata e il più possibile non giudicante. Più in generale, oggi si parla di mindfulness per tutte quelle pratiche, anche meditative, che aiutano a vivere il tempo in maniera meno frenetica, rallentando e gustandosi il presente. Sia chiaro: il fatto che un termine sia di moda non significa necessariamente che sia negativo.
A trent’anni dalla morte, ricordiamo David Maria Turoldo, per anni firma della nostra rivista. Uomo libero, che non cercava né il consenso né il dissenso, ma il senso.
Oggi in Calabria buona parte del lavoro è in mano alla ’ndrangheta ed è sottopagato. In occasione del progetto Antonio 20-22, una raccolta fondi per sostenere borse lavoro per i giovani.