È dedicata alla prima donna laureata fuori sede della storia la mostra «Cristina Roccati. La donna che osò studiare fisica», a Rovigo, fino al 29 giugno.
Infido, cattivo, quasi diabolico. Ve lo ricordate il lupo della favola Cappuccetto Rosso che divora la nonna e si traveste come la sua vittima, spinto da una ingordigia senza fondo? Ecco, ora dimenticatelo pure.
Convivere (e pure viaggiare) con il bipolarismo è possibile. Ce lo racconta nel dossier di febbraio Alessia Zama, che qualche anno fa ha creato il blog «Bipolarismo in viaggio».
Una vita «normale», fatta di gesti quotidiani e ripetitivi. Poi un giorno la routine si spezza. Accade qualcosa e l’esistenza viene stravolta. È capitato anche a Eugène Handschuh e a suo padre Oscar, i protagonisti di questa splendida graphic novel ambientata negli anni bui dell’Olocausto. Una storia colma di dolore, ma anche di speranza. «Un giorno le nostre vite cambiarono. Non pensavamo a ieri, e domani sarebbe anche potuto non arrivare mai. Dovevamo affrontare ciò che ci succedeva quel giorno.