La pandemia ha stravolto il significato del verbo «stare». Declinare il verbo «stare» in modo nuovo, diverso, creativo è diventato una delle più grandi sfide che abbiamo di fronte.
Da ragazzino problematico dominato dalla rabbia e dalla frustrazione a brillante neurochirurgo che mette il paziente prima di tutto: è l’evoluzione del protagonista di «The Gifted Hands – Il dono» (USA 2009).
Quando la malattia è incurabile, meglio affrontare la morte nella consapevolezza oppure nell’illusione e nell’inganno a fin di bene? È il nodo su cui riflette il film «The Farewell – Una bugia buona» (Usa-Cina 2019) di Lulu Wang.
«Ce la faremo. Ma per il vaccino ci vorrà tempo» dice il professore americano che fa parte dell’unità di crisi istituita dal presidente degli USA per arginare la diffusione del Covid-19.
Il senso di colpa di un medico e il suo strano legame con il figlio di un paziente deceduto aprono scenari di condanna e redenzione nel film «Il sacrificio del cervo sacro».