Ottanta carpini a disegnare tre navate in lenta crescita: è la basilica vegetale di Giuliano Mauri, che la metamorfosi stagionale rende magica in ogni momento dell’anno.
La sua musica è una miscela che nasce dalla frontiera balcanica, una terra misteriosa dove si incrociano tre culture: ortodossa, cattolica e musulmana. Un messaggio forte per una pacifica convivenza.
Quel giorno nella Cappella Sistina ha provato una delle emozioni più forti della sua vita: «È stata un’esperienza portentosa e straordinaria» confida Caterina Caselli, regina degli anni del beat italiano e oggi ammiratissima manager discografica.
Sotto questo sole, è bello pedalare anche (e soprattutto) quando si può aiutare qualcuno che ha bisogno. «E fare qualcosa per gli altri è davvero come leggere il libro più importante che esista», esclama convinto Paolo Belli.