Il fascino esercitato dalla presenza di sant’Antonio, insieme al prestigio culturale e spirituale del luogo, ha fatto sì che nei secoli il convento dei frati del Santo assumesse una particolare rilevanza.
Dare senza attendersi nulla in cambio, servendo la vita per la vita stessa. Lasciare che ogni creatura sia ciò che è, riconoscendola immagine di Dio e, a sua volta, dono di vita. Tutto questo ci indica frate Sole.
Il mondo è lo spartito della carità di Dio: Francesco lo canta e ne fa memoria, e ci ricorda che sta a noi ascoltarne il suono e degnamente rispondergli.
In occasione degli ottocento anni della sua composizione, ripercorriamo il Cantico delle Creature di Francesco d’Assisi in compagnia di una teologa spirituale, di un poeta e di un gruppo di giovani poeti.
Ottocento anni fa, nella Notte Santa del 1223, a Greccio (Rieti), Francesco d’Assisi, coinvolgendo gli abitanti del paese, rievoca la nascita di Gesù a Betlemme, iniziando la tradizione del presepe.