Oggi comunichiamo tantissimo, ma in realtà parliamo sempre meno. E questo sta mettendo a serio repentaglio l’antica arte del conversare. Perché la conversazione è fisicità, corporeità. È vita.
Il dialogo è essenziale anche nel mondo del lavoro. Perché è un processo trasformativo di sé e del mondo circostante, che ci permette di non irrigidirci su posizioni conflittuali.
La lettera di un gruppo di genitori preoccupati per la didattica a distanza nelle scuole. Perché «la formazione passa anche attraverso le relazioni umane».
Il dialogo è faccenda estremamente seria, ricerca faticosa, umiltà. Comporta mettersi in gioco, nella consapevolezza che non esiste un mio o altrui bene contrapposto ad altri.