Dal Chiostro del Generale, in Basilica del Santo, si accede alla Biblioteca Antoniana, dal 1929 di proprietà del Vaticano, ma affidata ancora oggi alla cura dei frati. Una presenza che è dono, in una realtà nata da numerosi doni.
A bordo di un carro o di un autobus, a dorso di mulo o nelle ceste di una bicicletta. Sono le biblioteche mobili che, da oltre un secolo e mezzo, cercano i loro lettori dalle periferie urbane ai villaggi più remoti.
Accanto alla Basilica si è sviluppato nel tempo – «senza un piano organico e senza soluzione di continuità», annotava padre Vergilio Gamboso, brillante narratore di vicende antoniane – un vasto e ricco complesso di edifici conventuali ai lati di quattro eleganti e