Medicina, tecnologia, spazio, scienze umane. Più di centomila cervelli italiani espatriati hanno ruoli chiave in queste discipline, ma all’estero. Perché l’Italia non sa fare rete con loro? Intervista audio al professor Simone Lucatello.
Utilizzando la metafora sapienziale della torre di Babele, Benanti rilegge le trasformazioni della società in relazione all’introduzione dei social network nel primo ventennio del secolo attuale. I primi dieci anni sono stati il tempo della costruzione di una Babele digitale: la rete di internet, e in particolare le piattaforme social, promettono di dare un’unica lingua all’umanità, che si «parla» attraverso un dispositivo tecnologico, lo smartphone, che garantisce una connessione continua.
Sono costantemente in aumento, complici anche i nuovi mezzi di comunicazione, i social network o l’Intelligenza Artificiale che le rendono più semplici da ideare e realizzare. Stiamo parlando delle truffe online.
La recente norma del ministero dell’Istruzione e del merito che ha bandito l’uso di smartphone in classe pare saggia a molti adulti, ma non convince tutti gli esperti e nemmeno tutti gli insegnanti.