C’è un silenzio positivo, luogo di ascolto e libertà, che fa emergere la parola. E un silenzio negativo, che può diventare strumento di potere, limitazione violenta della libertà.
La strada è laica e libera, non ama i recinti del sacro ed è capace di rivelare l’uomo a se stesso. Mostra che il mondo è casa e che l’altro è fratello.
Gesù non chiede solo di credere a quello che fa o che dice, ma di credere in lui, di credere che lui è Dio stesso. Le opere che compie non sono fatte solamente in nome di Dio, ma è Gesù stesso che le compie.
Nel giorno in cui ricordiamo santa Chiara vogliamo ascoltare alcune sue parole, prese dalla terza lettera che ha scritto ad Agnese di Boemia (Fonti Francescane 2892-2893).