Quella dell’amore è la via pasquale, percorribile sempre: mettere al centro la relazione con l’altro, la prossimità e la vicinanza… queste sono le parole della cura.
I giovani hanno bisogno di sperimentare la bellezza insita nella vita di fede. Perché sono persone in cammino, con fragilità e ambiguità, ma anche con il bisogno di far esperienza autentica di vita cristiana.
«Si dice che la rugiada bagni più intensamente i campi quando la notte è più serena e la luna più limpida» (Sant'Antonio, Sermoni, Domenica VI dopo Pasqua).
Nel parlare ai pesci che cosa aveva ottenuto Antonio da Dio, se non la possibilità di mostrare agli increduli riminesi che, per rimanere in dialogo, occorreva benedirsi a vicenda tra creature?