Abbiamo assolutamente bisogno di recuperare il legame con il creato, di tornare a sperare, ad amare, a ringraziare e lodare l’Altissimo.
Sant’Antonio stava là tranquillo, col capo appena inclinato, immerso nella contemplazione del Bambino divino che teneva tra le braccia.
Jelimpo è il paradigma di ciò che sta avvenendo nel mondo: piange la Terra e piangono i poveri. Ed è un unico grido.
È sul monte, cioè nel ritiro e nel silenzio, che avviene l’Incontro per cui si vive.
A una quindicina di chilometri da Arezzo, la Fraternità della Speranza vive da circa trent'anni in un monastero senza tempo nel segno della condivisione.
Conversione è diventare consapevoli che l’universo è nato da un’esplosione di bene e il pianeta intero è un angelo annunciatore.