L’immagine di quel vecchio uomo vestito di bianco, il nostro Papa, in una piazza San Pietro deserta per il Coronavirus, passerà alla storia. Insieme, speriamo, a quanto avremo imparato da questi giorni.
Mariapia Veladiano, nella sua consueta rubrica Bene-dire, riflette sulla comune chiamata a custodire e a coltivare la terra come un giardino in cui vivere in armonia.
Nel film di prossima uscita «Sulle mie spalle», il regista Belluco, già autore di «Antonio guerriero di Dio», racconta la vita di san Leopoldo, da poco nominato patrono dei malati di tumore.
Un catino, un po’ di pane e vino, una croce, un po’ d’acqua, un cero acceso: tutta la settimana santa si esprime attraverso questi poveri e semplici segni. Che parlano però al cuore dell’uomo.
La Santa Pasqua è il momento dell’anno che più di ogni altro ci invita a «risorgere», a rinnovarci, a restituire slancio alla vita e ai nostri sogni e desideri.
Potrebbe sembrarci la Pasqua più assurda della nostra vita. Ma se questa volta non andremo noi a «casa» di Gesù, non potrà essere Gesù a venire a casa nostra?