Beate le corse di Pietro e Giovanni verso il sepolcro vuoto, beate quelle dei due di Emmaus di ritorno a Gerusalemme. Ma a noi, in questo tempo funestato da attentati terroristici, guerre assurde, corruzione dilagante, egoismi, che dice la Pasqua?
Un recente convegno in Vaticano ha sottolineato il valore sociale ed educativo dello sport. Che non è solo gesto atletico ma equilibrio tra corpo e spirito.
Dedica la sua vita agli ultimi, ma è un raffinato intellettuale. Apre le porte di casa ai derelitti, ma è capace di dialogare coi potenti, scorgendo in loro una povertà che altri non vedono. A colloquio con don Giovanni Nicolini, uomo di comunione.
La quaresima è un cambio in corsa, una conversione possibile, nel senso che è «nella nostra possibilità», a disposizione, a portata di mano. Un tempo per noi, popolo di Dio, meno intimistico di come lo abbiamo a volte vissuto e trasmesso.
Giappone, 1633. Due gesuiti venuti dal Portogallo cercano un confratello che ha abiurato a favore del buddismo. «Silence» (USA 2016), l’ultimo film di Martin Scorsese, è un viaggio alla scoperta della fede incarnata nella storia.