«Il lavoro non è un dono gentilmente concesso a pochi raccomandati: è un diritto per tutti». Parole di papa Francesco, che non perde occasione per ribadire la centralità di un lavoro onesto e dignitoso. La risposta a un giovane, preoccupato per il futuro.
Alcune lettere giunte in redazione a seguito di due recenti episodi di cronaca accendono i riflettori su un tema delicato come quello del suicidio. Contro il dolore e la solitudine l’unico antidoto è la condivisione.
La quaresima è un cambio in corsa, una conversione possibile, nel senso che è «nella nostra possibilità», a disposizione, a portata di mano. Un tempo per noi, popolo di Dio, meno intimistico di come lo abbiamo a volte vissuto e trasmesso.
«Gentile direttore, sono abbonato da lungo tempo, o meglio, il “Messaggero” è sempre stato un giornale di casa che ci siamo tramandati di padre in figlio. Ora il padre sono io, anzi ormai quasi il nonno, almeno per l’anagrafe...
Se è vero che la malattia ci fa sentire soli, oltre che fragili, in quel frangente siamo «soli con te», con Dio. È l’esperienza di santa Chiara, e di tante persone toccate dalla sofferenza.