«Vagliate ogni cosa e tenete ciò che è buono» (1Ts 5,21). Lo ha rilanciato papa Francesco nella Gaudete et exsultate, cerchiamo di farlo noi di continuo sul «Messaggero di sant’Antonio». Serve discernimento, anche in internet, anche con i media.
Fu martire? Non lo credo. Ma fu certo testimone, come già suggerì Paolo VI. Siamo in grado oggi di andare oltre il suo rapimento e morte? Perché ricordare Moro solo per quanto le Brigate Rosse gli riservarono è ucciderlo un’altra volta.
Diffondere una cultura della legalità è importante per il bene di tutti. Famiglia, scuola e Chiesa sono in prima linea nella formazione di onesti cittadini.
Si può provare a mettere tra parentesi quel fastidio che proviamo per il meteo «avverso», contrastare quel grigiume che sembra pervaderci, offrendolo al Signore anziché diffondendolo su tutta la nostra giornata e tra chiunque incontriamo.
La situazione dei detenuti nelle carceri indica il livello di civiltà di un popolo. Per questo, dinanzi ai numeri dei suicidi che ogni anno avvengono in prigione, dovremmo sentirci tutti umiliati.