Alla vigilia della terza enciclica di papa Francesco «Fratelli tutti», dedicata alla fraternità universale e firmata ad Assisi il 3 ottobre, perché è così difficile imparare dai propri errori e invertire la rotta?
«Non dire: “Come mai i tempi antichi erano migliori del presente?”, perché una domanda simile non è ispirata a saggezza», ci ricorda il Qoelet. Molto meglio imparare dalla storia.
Il dialogo è faccenda estremamente seria, ricerca faticosa, umiltà. Comporta mettersi in gioco, nella consapevolezza che non esiste un mio o altrui bene contrapposto ad altri.
Che cosa c’è di più emozionante di una vita vera che, tra alti e bassi, si mette in gioco? Senza misconoscere fatiche e cadute, ma nella fede che Dio cammina con noi.