«Non dire: “Come mai i tempi antichi erano migliori del presente?”, perché una domanda simile non è ispirata a saggezza», ci ricorda il Qoelet. Molto meglio imparare dalla storia.
Il dialogo è faccenda estremamente seria, ricerca faticosa, umiltà. Comporta mettersi in gioco, nella consapevolezza che non esiste un mio o altrui bene contrapposto ad altri.
Che cosa c’è di più emozionante di una vita vera che, tra alti e bassi, si mette in gioco? Senza misconoscere fatiche e cadute, ma nella fede che Dio cammina con noi.
Dai campi di internamento in Albania, alla prigione per non diventare delatore, all’esodo in Italia: una vita intera attraversata con l’aiuto di sant’Antonio, incontrato nel santuario di Laç.