11 Luglio 2022

Il tempo nuovo dopo Pentecoste

Il periodo più importante rispetto alla Pentecoste è quello che viene «dopo», nel quale i cristiani, rinforzati dal dono dello Spirito, sono chiamati alla testimonianza gioiosa e quotidiana del Vangelo.
Il tempo nuovo dopo Pentecoste

© Svetlana Vorotniak / Getty Images

«Gentile direttore, sono rimasta particolarmente colpita dall’editoriale di aprile, dal titolo “Il colore della Pasqua”. Ho molto apprezzato l’associazione dei tempi liturgici dell’Avvento e della Quaresima all’idea di “stagione”. E il “frutto” dell’Avvento è il Natale, quello della Quaresima la Pasqua di Risurrezione. Da tanto tempo mi pongo una domanda: quale “stagione” ci porta il “frutto” della Pentecoste? Se è vero che il Natale perderebbe il suo senso se non ci fosse la Pasqua di Risurrezione, la Pasqua sarebbe monca se non ci fosse la Pentecoste. Non c’è un Tempo Liturgico di attesa della Pentecoste. [...] È un fatto che della Pentecoste non si parla mai e, nei rari casi in cui viene richiamata, l’idea che se ne ricava è di un qualcosa che tutto è, fuorché, realmente concreta. [...] Chissà se mai sarà possibile l’introduzione di un Tempo Liturgico per la Pentecoste!».

Lettera firmata

 

La festa di Pentecoste ricorda il dono dello Spirito Santo ricevuto dagli Apostoli e da Maria riuniti nel cenacolo (cfr. At 2); a partire da questo evento, la Chiesa primitiva inizia ad annunciare con coraggio il Vangelo. Se prima sembrava prevalere il timore della persecuzione, ora prende piede lo slancio missionario, la predicazione della conversione. E proprio lo Spirito Santo, che era stato promesso dal Signore, diventa il protagonista principale degli Atti degli Apostoli, come colui che ispira e guida le azioni della Chiesa. Chiaramente, lo Spirito Santo è presente in tutte le celebrazioni cristiane, ma nella Pentecoste viene sottolineato con più forza.

Il tempo pasquale, specialmente nelle ultime settimane, attraverso i vangeli che spesso parlano dello Spirito Santo, diventa effettivamente una forma di preparazione a questa festa. Tuttavia, direi che la Pentecoste, più che punto di arrivo è punto di partenza: sì, anche il Natale, anche la Pasqua lo sono, ma con la Pentecoste inizia proprio il tempo della Chiesa, ai cui membri viene data la forza di annunciare il Vangelo a tutte le genti. Ciò che andrebbe evidenziato, quindi, è il tempo dopo la Pentecoste. Nel rito romano della Chiesa Cattolica, alla Pentecoste segue il tempo per annum (cioè attraverso l’anno, detto anche tempo ordinario): questo periodo ci invita a porre attenzione alla nostra quotidianità, luogo decisivo per l’incontro con il Signore.

Nel rito ambrosiano (che è il rito proprio della Chiesa di Milano), si sottolinea esplicitamente il tempo iniziato dalla Pentecoste: fino al Martirio di san Giovanni Battista (29 agosto), c’è proprio un tempo denominato «dopo Pentecoste», caratterizzato dal colore rosso dei paramenti. Così si evidenzia in modo più chiaro questo evento chiave nella vita cristiana, propulsore dell’azione della Chiesa. In entrambi i casi, la Pentecoste apre un tempo nuovo, nel quale i cristiani sono chiamati alla testimonianza gioiosa e quotidiana del Vangelo.

 

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Data di aggiornamento: 11 Luglio 2022
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