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Il giorno di sant’Antonio sfiora la festa mobile di Eid al-Fitr, la fine di Ramadan. Eid al-Fitr e sant’Antonio uniti da una gioia sacra. A Istanbul, a Padova, a Lisbona, a Matera…
La prima, quando era ancora nel grembo materno e i suoi genitori pregarono il Santo perché sopravvivesse. La seconda, dopo una guarigione inspiegabile.
Aveva appena 3 anni e mezzo quando fu colpita da enterocolite acuta, patologia potenzialmente mortale. Poi la guarigione, inspiegabile. Se non con la grande devozione al Santo.
«Il Santo mi è apparso in sogno, ha predetto la mia malattia, l’ospedale e il medico che si sarebbero presi cura di me. Gli devo la vita» racconta Amina, giovane musulmana.
Un’amicizia sbocciata tra due donne in ospedale. Una promessa – fare il Cammino di sant’Antonio insieme – che ha atteso due anni per compiersi. E poi il lieto fine, anzi il lieto inizio. L’inizio di un viaggio che ha nel Santo il proprio perno.
Volontariato e solidarietà al centro della prima edizione di «Solidaria», settimana di eventi che fa riscoprire a Padova il suo Dna solidale. Con sant’Antonio protagonista e ispiratore.